Dejan Stankovic ha guidato la sua Sampdoria dal primo all’ultimo minuto della sfida con il Bologna: uno spirito che ha provato a trasmettere ai giocatori
Dejan Stankovic, in appena due giorni, ha provato a trasmettere ai giocatori della Sampdoria l’atteggiamento giusto per scendere in campo. Un atteggiamento che doveva essere diverso rispetto a quanto visto con il Monza, come detto dallo stesso Deki nella conferenza pre-partita.
A Bologna, Stankovic non solo allena. Il serbo vive la partita, quasi la gioca tanta è l’intensità messa nel dare le indicazioni. E i chilometri percorsi facendo avanti e indietro davanti alla panchina. Nel primo tempo richiama Tomas Rincon per dargli le indicazioni giuste e spesso rimprovera Manolo Gabbiadini che ha la ‘sfortuna’ di giocare sulla sua fascia.
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Deki ha continuato a chiedere intensità, sbracciandosi e urlando, ma nel primo tempo la Sampdoria è sembrata ancora impaurita, non crea pressoché nulla e chiude in svantaggio. Nella ripresa, poi, dopo aver lasciato Gabbiadini negli spogliatoi, i blucerchiati crescono e, grazie anche al cambio modulo di Stankovic, che inserisce Fabio Quagliarella e accentrato Filip Djuricic, trovano il pareggio.
Negli ultimi venti minuti si vede una squadra, finalmente, con un spirito diverso, combattivo. Come il suo allenatore che continua a sbracciarsi, a vivere il match come fosse una finale. Lui che di finali ne ha giocate e vinte tante. Poi il fischio finale e l’esultanza con i tifosi, già conquistati.