In casa Sampdoria si parla sempre di futuro societario. Matteo Monforte sul Secolo XIX scherza sul petrolio: ne ha di più Garrone o Al-Thani?
Peccati di gol di Matteo Monforte è uno di quelle letture che mi godo tutte le settimane. Per la sua ironia, il linguaggio, i messaggi. Non sempre sono d’accordo ci mancherebbe. Ma è un appuntamento che non mi perdo mai. E oggi ho deciso di riportarla in parte. Non quella su Marco Giampaolo, per lui parlano i numeri. E tra questi c’è pure il suo ingaggio. Il più alto nella Sampdoria di oggi.
Oggi ho deciso di riportare il mio “amico” Matteo su ClubDoria46, spero non ci rimanga male, perché parla di società. Parla di Edoardo Garrone e di Francesco Di Silvio. Lo fa con ironia. Spero che il messaggio arrivi e colpisca chi di dovere. Bravo Matteo…
Mentre proprio in questi giorni la Erg fa faville, festeggiando utili stellari da far girare la testa, la Sampdoria cade nel baratro della tristezza e della vergogna.
Per carità, sia ben chiaro, non che gliene faccio una colpa agli amici “simpa” di Grondona, ognuno ha il diritto di essere o non essere più il presidente di una squadra di calcio senza dovere niente a nessuno (e sono anche contentissimo che la Erg sia un’azienda italiana in piena salute finanziaria, per carità) ma belin, la cosa fa di certo un po’ sorridere, consentitemelo, soprattutto se la squadra poi la sbologni a uno che ha appena patteggiato una bancarotta, dicendo che ha superato tutti i filtri e che pochi anni dopo finirà dritto al gabbio lasciandoci qui, increduli, senza un soldo, senza una società, senza allenatore, ad aspettare un pullman che esca dallo stadio per ore e ore.
Che mi viene da dire: “Edo, nan, la prossima volta, se lo reputi così affidabile e adatto a gestire una società, Ferrero prenditelo un po’ come dirigente della tua azienda, allora, e poi vediamo se festeggi gli utili
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Edoardo Garrone, Massimo Ferrero e ora Francesco Di Silvio. È lui il salvatore della Sampdoria? È lui la persona che ci metterà nelle mani dello sceicco Al-Thani? In fondo noi il petrolio lo abbiamo sempre avuto. Lo abbiamo vicinissimo a casa. Ha ragione Matteo Monforte…
E adesso ci tocca anche stare qui, alla finestra, sognanti, in attesa del fantomatico sceicco ritardatario che ci venga a prendere a cavallo di quello “sgarruppato” di Di Silvio, proprio come le vere principesse, forse ignare, appunto, che lo sceicco – questo sì, vero e reale – abita a Grondona, non in Qatar e ha petrolio in enorme quantità, ma ci ha ridotte, ahimè, a tristi cenerentole. Un giorno comparì uno striscione (a mio parere insulso) che recitava “Garrone, il pesce puzza dalla testa”. Ecco. Ora, alla Sampdoria, la testa non c’è nemmeno più. È rimasta solo la puzza…
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