Il Barcellona è in crisi economica: il club blaugrana ha un rosso di oltre un miliardo e deve rientrare di 144 milioni di monte ingaggi
Continuano i problemi economici del Barcellona. Il club blaugrana, che in estate ha dovuto salutare Messi e che ha faticato a tesserare Ferran Torres a gennaio, ha dei debiti da capogiro. La cifra, rivelata da Gazzetta, arriva a 1153 milioni, ma c’è un altro aspetto che può preoccupare.
La Liga, infatti, ha assegnato ai 20 club spagnoli la cifra per coprire il monte ingaggi: il Barcellona è a “meno 144 milioni”. Il che significa che i catalani potranno continuare a pagare i dipendenti e a fare mercato, ma saranno soggetti all’articolo 100 finché la cifra del salary cup non tornerà in pari.
L’Articolo 100 è quello che prevede che si possa investire negli stipendi un euro ogni quattro risparmiati. Se il taglio è notevole, allora, scatta il “2×1”.
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Il Barcellona, in estate, aveva tagliato 79 milioni degli stipendi di Griezmann e Messi, ma è comunque rimasto a -144. Questo perché il calcolo si basa anche sui debiti, le previsioni di mercato, le entrate e le uscite. E il bilancio in rosso del Barcellona ha contribuito ad arrivare a questo deficit nel salary cup, che renderà difficile, pertanto, fare grandi colpi a giugno.
Potrà operare come fatto a gennaio, ovverosia, iscrivendo gli svincolati Dani Alves e Aubameyang e i due in prestito Ferran Torres e Adama Traoré. Tra sei mesi, poi, si vedrà



