La Sampdoria perde ancora ma su una cosa ha ragione Marco Giampaolo: non è il momento di avere paura. Domenica c’è il Venezia…
Parto con una frase di Marco Giampaolo per farmi capire. Per far capire che la Sampdoria deve farcela.
Paura? Non puoi averla se giochi a calcio. La situazione è chiara e devo pensare a fare buone partite perché migliorano l’autostima. La classifica è precaria, ci sono diverse squadre che stanno lì e devi saperci stare. Resettare e ripartite. Pochi discorsi
Non bisogna aver paura. Ha ragione lui. Basta guardare la classifica. Ragionare sul calendario. Il nostro, come quello delle altre. C’è ancora lo Spezia, c’è il Cagliari e il Venezia. Non bisogna agitarsi, preoccuparsi. Non oggi. Sarebbe sbagliato, farebbe male solo salute. E quella invece bisognare preservarla.
Domenica prossima all’ora di pranzo si gioca una finale. Vincerla significherebbe chiudere il campionato. Pareggiarla o peggio ancora perderla (ma perché poi?) sarebbe un problema. Ancora novanta minuti prima di perdere il controllo.
Ma per arrivare a quei novanta minuti bisognare restare uniti. Già. Uniti per il bene della Sampdoria. In ordine più o meno sparso significa che i tifosi devono fare i tifosi, che la società deve essere la più forte di tutti, che i giocatori devono liberare le loro menti e cominciare a correre come dei matti e l’allenatore non deve sbagliare niente. Già. Nemmeno lui. Serve che tutto sia perfetto, a cominciare magari da una giornata di sole…
La Sampdoria di Giampaolo ha bisogno di tutti per salvarsi!

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Su un’altra cosa che ha sicuramente ragione Giampaolo è che bisogna resettare e ripartire. Bergamo, Udine e io direi anche contro la Juventus 2 che a Genova ha vinto senza mai forzare. Già. Una Juventus di scorta (tra gli indisponibili Bonucci, Chiellini, Zakaria, McKennie, Kaio Jorge Chiesa, Dybala e Bernardeschi squalificato) che ha pure rinunciato a Dusan Vlahovic.
La Sampdoria ci ha messo più grinta, ha cercato di reagire, niente da dire ma il risultato non è cambiato. E forse nemmeno l’atteggiamento di qualche giocatore. Candreva rimane la fotocopia di quello visto a inizio anno con D’Aversa. Discorso simile per Sensi che probabilmente sta pagando la lunga inattività. E poi c’è Quagliarella, c’è chi è arrivato a gennaio e non riesce a dare un mano.
L’unico a salvarsi è Sabiri, io dico anche Rincon. E gli altri? Magnani l’abbiamo visto, Conti non ha fatto male ma Giampaolo ha le sue idee di calcio e quindi Andrea va in panca a tener compagnia a Supriaha che probabilmente vedremo la prossima stagione. Anche Sebastian Giovinco è indietro di condizione e così non riesce a fare la differenza. La speranza è che il calciomercato di gennaio possa entrare in campo e dare risultati prima della fine…
Adesso continuiamo ad andare avanti senza paura…