Morten Thorsby ha analizzato i momenti recenti della Sampdoria: il cambio da Ferrero a Lanna, fino al passaggio tra D’Aversa e Giampaolo. Compreso suo rapporto con i leader dello spogliatoio
A tre giorni dalla delicata sfida tra Sampdoria e Atalanta, Morten Thosby ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. Il centrocampista norvegese ha analizzato i momenti di crisi vissuti dai blucerchiati, culminati con l’esonero di Roberto D’Aversa. Una crisi che nasce da lontano, dovuta anche ai problemi societari:
Ci stiamo risollevando dopo il gennaio con 4 sconfitte consecutive. Sono cose che fanno male a classifica e morale. Questa crisi ha avuto come conseguenza l’allontanamento di D’Aversa, ma tutti noi abbiamo responsabilità. I problemi sono iniziati in estate e le traversie societarie hanno avuto il loro peso. Senza dimenticare anche i gravi infortuni che ci hanno danneggiato.
La nuova società, con l’avvento di Marco Lanna come presidente, ha dato nuova energia alla Sampdoria. Un nuovo spirito, che deve spingere a lottare ancora di più per gli obiettivi stagionali:
Non è stato facile riemergere, tutto era in salita e le difficoltà parecchie. Adesso siamo in una situazione migliore, ma tutt’altro che tranquilla. Dobbiamo lavorare per crescere, ma credo in questa Sampdoria.
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L’arrivo di Marco Giampaolo ha contribuito a portare nuova fiducia alla Sampdoria. Thorsby ha parlato anche delle differenze con i predecessori, incluso Claudio Ranieri, colui che ha creduto per primo nel norvegese:
E’ un insegnante di calcio. Con Ranieri io sono cresciuto molto, giocavo di fisico e di testa. Con Giampaolo il nostro gioco – quindi il mio – sono cambiati. Voglio dimostrare che sono un giocatore anche tecnico. Io firmai a gennaio 2019 per la Sampdoria e c’era Giampaolo: guardai ogni partita, facendomi un’idea. Lo conoscevo già.
Thorsby è uno dei punti di riferimento dello spogliatoio. A 25 anni, però, si sente ancora giovane per essere uno dei leader della squadra:
Ho solo 25 anni e in squadra abbiamo, oltre a Quagliarella, altri giocatori di esperienza e personalità. Io faccio di tutto per far crescere il mio bagaglio professionale e alzare il mio livello. A fine seduta mi fermo per effettuare esercizi prevalentemente tecnici. Il rapporto con Fabio è fondamentale: mi aiuta nei momenti topici della partita.