Il tifoso della Sampdoria non guarda ma commenta, giudica la prestazione della sua squadra del cuore. Strana questa nuova filosofia….
La nota disaffezione verso lo stadio, resa più eclatante dalla lunga pausa pandemica e ulteriormente gravata in Casa blucerchiata dalla posizione aventiniana di molti “opinion leaders” della Sud, sta recando con sé un fenomeno ulteriore, bizzarro e alquanto fastidioso: il commento social senza cognizione di causa.
Capita sempre più spesso di leggere, a glossa di articoli pubblicati sulle pagine presenti in particolare su Facebook, commenti di chi in tutta evidenza ha poca dimestichezza con il calcio, e in special modo con la partita che si è disputata.
Una cultura degli ‘”Highlights”, o – ancora peggio – del “mi esprimo sapendo a malapena risultato e andamento”, quest’ultimo desunto dai commenti precedenti, che lascia interdetto chi la partita l’ha vista (per non dire “chi la partita l’ha giocata”, e sappiamo per certo che è così) e contribuisce non poco al clima di diffidenza – ci teniamo bassi e benevoli – che acuisce e alimenta divisioni delle quali si farebbe volentieri a meno, soprattutto nell’attuale contesto storico sportivo.
Il tifoso della Sampdoria giudica senza guardare la partita?
Sampdoria, non guardo ma commento, la nuova filosofia del tifoso
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Non è il caso di addentrarsi troppo nei meandri della filosofia. Per cui evito di parlare di uno dei principali nemici della comunicazione: la cosiddetta disintermediazione.
È certo però che la mancanza di filtri porta chiunque a sentirsi nel diritto e nel dovere di fare cronaca nel modo e nella direzione che preferisce, con pesanti conseguenze per la notizia e per la verità.
I commenti alla partita di San Siro non fanno certo eccezione, a cominciare dalla beatificazione del portiere (bravissimo, ma – ricordiamoci – pagato proprio per parare). Proseguendo poi con l’arbitraggio, che in questo caso non ha inciso in nessun modo sul risultato.
Insomma, la Sampdoria ha perso contro il Milan dopo una partita solida, credibile, dove ha sofferto il giusto senza assolutamente essere presa a pallonate dalla capo classifica, rimanendo in partita fino al termine e penalizzata da un attacco anche solo numericamente troppo leggero.
Chi racconta di una squadra inguardabile (ecco, questo è un termine sdoganato dalla disintermediazione che faremmo bene a cancellare) dice una cosa vera. Infatti non l’ha guardata. Però la commenta. Potenza dei social.



