La Sampdoria di Giampaolo col Milan non è riuscita a giocare. Con l’Empoli, sabato prossimo, deve farlo per forza: vale la salvezza
La Puntina blucerchiata oggi potrebbe anche finire in tre righe. Pronti via, otto minuti e Leao, una forza della natura, il giocatore più in forma della serie A insieme a Vlahovic, va via entrando in area come una lama nel burro e Bereszynski alza bandiera bianca senza nemmeno provarci.
Ecco, punto, finito.
Perché in fondo la partita di oggi sta tutta qui e, per una volta, io logorroico, sarò telegrafico.
Il Milan ha strameritato di vincere anche perché la Sampdoria non è stata in grado di costruire assolutamente nulla.
Con qualche scelta strana anche di Giampaolo: Alex Ferrari aveva fatto molto bene, perchè Magnani?
E il solito problema di Thorsby che con questo modulo non c’entra davvero nulla.
Ma, diciamocela tutta, non era certo a Milano, con un Milan che in questo momento viaggia a mille, che la Sampdoria avrebbe dovuto fare punti.
Anche se, visto che dietro iniziano ad allungare in tante, la partita di sabato alle 15 al Ferraris contro lo splendido Empoli di Aurelio Andreazzoli diventa l’ennesimo spartiacque della stagione: salvezza tranquilla o lotta fino alla fine.
Con l’Empoli la Sampdoria si gioca la salvezza…
Sampdoria, col Milan non hai giocato. Con l’Empoli devi farlo
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Fra l’altro, se tanto mi dà tanto, vista la Samp contro il Sassuolo, c’è da aspettarsi una splendida partita, visto che Alessio Dionisi, proprio insieme a Andreazzoli e a Paolo Zanetti fa vedere il miglior calcio della serie A.
E, contro chi gioca bene, anche la Samp generalmente si supera.
Detto questo e detto dell’assoluta nullità della squadra odierna, va detto anche che a qualcosa la partita del Meazza è servita: a capire per l’ennesima volta che Falcone è il portiere titolare, come già era chiaro dopo il suo esordio in serie A di due stagioni fa e soprattutto dopo la straordinaria stagione con il Cosenza di Roberto Occhiuzzi, un altro allenatore che fa giocare bene a calcio.
Certo, tutto questo è durissimo da sopportare per la società che ha pagato Audero una ventina di milioni, cifra assolutamente fuori da ogni logica per un portiere, su cui comunque la plusvalenza sarebbe pochissima cosa, tranne che tu abbia comprato Allison.
E non mi stancherò mai di ripetere che proprio l’operazione Audero, quella di Jankto acquistato a 14-15 milioni e quella di Torregrossa a 6 (per la cronaca, sabato ha sbagliato anche un rigore con il Pisa) sono cartine di tornasole per capire anche alcuni – non tutti per carità – dei problemi economici societari di oggi. Oltre, ovviamente, al costo dell’ingaggio di Ranieri (parlo del secondo anno) in rapporto alle plusvalenze che non ci sono state.
Comunque, grazie al cielo, è esploso Falcone, che è un portiere straordinario.
E voglio vedere chi ha il coraggio di levarlo di lì ora.
Oggi se il passivo non è molto più pesante è merito solo ed esclusivamente suo.
E le parole di Giampaolo di ieri vanno lette sotto un’altra ottica : «Il titolare è Audero. Se non è al meglio, gioca un altro. Ma vale per ogni ruolo. Se poi Falcone fa miracoli tutte le domeniche, vedremo… c’è anche la meritocrazia. Ma finché Audero non è al top, gioca Falcone».
Ecco, se possibile, oggi i miracoli sono ulteriormente aumentati.



