I riflessi della crisi della prima squadra si vedono anche nel settore giovanile della Sampdoria, tra risultati negativi e via vai in società
Se la Sampdoria sta vivendo un momento decisamente critico in termini di risultati, non arrivano buone notizie nemmeno dal settore giovanile blucerchiato. Le leve emergenti di Bogliasco e dintorni stanno affrontando una crisi quasi ad ogni livello, rispecchiando grossomodo le difficoltà in cui Fabio Quagliarella e gli altri “grandi” stanno navigando ormai da settimane.
L’esempio più lampante è la Primavera di Felice Tufano. Perché se la prima squadra ha vissuto un cambiamento epocale tra l’annata con Claudio Ranieri e quella con Roberto D’Aversa, la guida tecnica dell’Under 19 della Sampdoria è sempre la stessa. Ovviamente sono cambiati i calciatori e gran parte degli artefici del sogno scudetto Primavera o sono andati via oppure ormai sono aggregati della squadra di D’Aversa, come Gerard Yepes Laut e Simone Trimboli.
Ciò non toglie che Tufano sia passato dal giocarsi il titolo di campione Under 19 all’undicesima posizione, con tre vittorie e quattro sconfitte. Ma se la Primavera della Sampdoria si staglia a metà classifica, l’Under 18 rappresenta un mezzo disastro. Squadra che deve ancora affinare i meccanismi e scoprirsi, è ultima in classifica con sei sconfitte nelle ultime sette partite. Male anche gli Allievi Nazionali Under 16, guidati prima da Enrico Nicolini e poi dal suo vice Nicolò Buono, ultimi con cinque sconfitte su cinque e tredici reti subite.
Crisi Sampdoria, incertezze in società. E il settore giovanile paga
Crisi Sampdoria, il momento no del settore giovanile blucerchiato
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Unica nota lieta gli Under 17 di Erminio Russo, che si stanno ben comportando ma in un campionato che non si svolge a livello nazionale, e quindi non devono affrontare le formazioni di società come Milan o Juventus che giocano nella stessa categoria della Sampdoria.
Non può essere solo un caso che si riscontrino tutte queste difficoltà a pressoché ogni livello del settore giovanile della Sampdoria. Era difficile ripetere un miracolo come quello della Primavera dello scorso anno, ma una crisi che spazia in ogni leva non è una coincidenza. Probabilmente ha avuto un impatto decisivo l’incertezza che si è creata in questi anni di continui cambiamenti in società, dagli allenatori agli stessi responsabili del settore giovanile.
C’era Gianni Invernizzi, che però nel 2020 ha lasciato la Sampdoria per sposare il progetto dello Spezia. O forse per allontanarsi da Riccardo Pecini, che non per nulla ha preso il suo posto insieme a Caliaro e Ghisleni, che avrebbero dovuto riorganizzare tutta l’area, partendo dall’attività di base.
Nel mentre il responsabile del progetto Next Generation Samp, Italo Calvarese, ha allargato le sue competenze e ha lasciato la sua impronta sulle modalità dirigenziali del settore giovanile. Portando però ad un’ insicurezza nella gestione delle competenze. Intanto ha salutato ancora una volta Pecini, andato allo Spezia al posto di Invernizzi. Che guarda caso, ha ripreso il suo posto, tornando alla carica che aveva lasciato solo un anno prima. Come se nulla fosse successo alla Sampdoria.
Tutto questo disordine di certo non fa bene ad un settore giovanile che sta attraversando una crisi da cui deve provare ad uscire in fretta. Come del resto deve fare anche la Sampdoria di D’Aversa.