Tutta un’altra vita per Kristoffer Askildsen alla Sampdoria con l’arrivo di Roberto D’Aversa. Ma il norvesenon dimentica nemmeno Claudio Ranieri
Kristoffer Askildsen ora può sorridere, può finalmente sentirsi un giocatore della Sampdoria. Il giovane centrocampista blucerchiato non è ancora un titolare fisso dell’undici di Roberto D’Aversa ma con il suo arrivo in panchina ha trovato maggior spazio, è il primo cambio in mezzo al campo.
Una bella soddisfazione dopo una stagione vissuta in panchina con Claudio Ranieri. Con l’ex tecnico blucerchiato appena 6 presenze in campionato un anno fa per 91 minuti complessivi. Una partita insomma. Poco, davvero poco. Ora è già arrivato a 43 minuti in tre gare, più altri 26 in Coppa Italia (una sola gara giocata per intero con Ranieri)
Il cambio di allenatore è stato positivo per me, anche se Ranieri mi è piaciuto molto. Sento che l’arrivo di D’Aversa mi ha fatto bene. È un po’ più attivo ed è giovane, affamato anche lui, quindi vuole fare bene…
Parole chiare quelle pronunciate al quotidiano di casa, il Nettavisen da parte di Askildsen che non può certo rimpiangere la precedente gestione.
Alla Sampdoria Kristoffer Askildsen segue le indicazioni di Quagliarella
Sampdoria, Kristoffer Askildsen non dimentica Ranieri. Le parole
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Non può essere altrimenti. In campo Kristoffer Askildsen ha deciso di seguire, in ogni cosa che fa, Fabio Quagliarella.
Quando si pensa alla Sampdoria molti pensano subito a lui. È un bel tipo e una bella figura da avere in squadra, quello che ho imparato da lui è la mentalità dell’allenamento. Quagliarella ha 38 anni e non smette mai di allenarsi, corre sempre e non si lamenta mai. È un modo per essere umili. Fa tutto quello che deve essere fatto, e c’è rispetto per questo…