In casa Sampdoria arrivano le parole del direttore operativo blucerchiato Alberto Bosco. Le parole dell’uomo dei conti di Ferrero…
Alberto Bosco è il primo collaboratore di nel decidere le strategie economiche della Sampdoria. Una persona di grande fiducia per il patron blucerchiato. Nato a Genova, giocatore hockey, grande tifoso della Sampdoria. In ‘maglia’ blucerchiata è arrivato nel 2014 dopo dieci anni in Deloitte. Dal 1° gennaio 2016 è diventato il direttore operativo della società di Corte Lambruschini.
Un ruolo fondamentale come ha raccontato nelle pagine di La Repubblica di Genova. Un ruolo di responsabilità soprattutto dopo che il presidente Massimo Ferrero ha detto che è Bosco a decidere gli acquisti essendo lui uomo dei numeri. Una bella responsabilità.
Scherzando, gli amici mi contestano, mi dicono che penso solo al bilancio, ma sanno che si fa sempre tutto per il bene della Sampdoria
Bosco: “Sampdoria Woman è una sfida voluta da Ferrero”
Sampdoria, Alberto Bosco: le parole dell’uomo dei conti di Ferrero
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, il valzer delle punte. Le indicazoni di D’Aversa
Di seguito riportiamo le battute del direttore operativo Alberto Bosco rilasciate al quotidiano La Repubblica di Genova.
L’amore per la Sampdoria quando comincia?
La mia famiglia è blucerchiata, ma non sono tifosi. La prima partita risale alla stagione 1989-1990 con il mio amico Andrea Pedemonte. Ho visto quasi tutte le partite l’anno dello scudetto e poi sono sempre andato. Ho ancora l’abbonamento alla Gradinata Sud, ma ora vado in tribuna, per lavoro, e devo restare freddo. Solo nel derby in trasferta, libero da impegni, torno nel solito posto con i miei amici storici
Parte quest’anno anche il femminile
Sampdoria Women è un’operazione anche culturale. Nell’hockey, ad esempio, tutti i club più importanti italiani e internazionali hanno le due sezioni e diventa un’occasione per tutta la famiglia. Massimo Ferrero ha voluto questo progetto e ora ci rendiamo conto che è una bella opportunità…
Sarebbe fondamentale poter giocare a Genova
Stiamo interloquendo bene con i gestori della Sciorba e con il Comune. Non sarà possibile utilizzare l’impianto per l’inizio del campionato, ma speriamo di arrivarci durante la stagione. È l’unica possibilità concreta in città. Nel frattempo, stiamo valutando di restare a Bogliasco
Ha avuto esperienze in tanti settori. Il calcio resta anomalo?
È un business legato a un gioco, quindi imprevedibile. Aggiungiamo la forte pressione mediatica e questo lo rende il settore più stressante che conosca. I principi di gestione aziendale sono gli stessi, la normativa di settore è molto simile alle società quotate come profili di controllo, ma la sopravvivenza può dipendere anche da una palla che va fuori od in porta