La Sampdoria di Roberto D’Aversa dovrà contare anche su Gabbiadini, Adrien Silva e Askildsen: dopo le difficoltà dell’anno scorso, i tre possono sorprendere
In attesa del rientro dei nazionali, Roberto D’Aversa si prepara ad avere il primo contatto con la squadra. Arriverà oggi (domenica 11 luglio, ndr) a Genova e domani inizieranno i test medici dei giocatori prima della partenza del 15 luglio per Ponte di Legno. La Sampdoria che accoglierà il nuovo tecnico sarà un po’ lacunosa.
Mancheranno infatti i reduci dalle Nazionali come Omar Colley, Bartosz Bereszynski e Albn Ekdal, che rientreranno intorno al 22 luglio, mentre Jakub Jankto, Mikkel Damsgaard e Maya Yoshida, che sarà alle Olimpiadi, dovrebbero saltare tutta la prima fase. Il tecnico potrà così lavorare tre giocatori che, nell’ultima stagione, complici diverse ragioni, hanno faticato. Manolo Gabbiadini, Adrien Silva e Kristoffer Askildsen potrebbero essere i primi rinforzi per la nuova Sampdoria.
Sampdoria, nuove vite per Gabbiadini, Adrien Silva e Askildsen
Sampdoria, la nuova sfida di Gabbiadini, Adrien Silva e Askildsen
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Gabbiadini ha vissuto una stagione a dir poco travagliata a causa dei problemi alla schiena e dell’operazione che gli hanno fatto saltare oltre metà campionato. Nelle sedici presenze finali (tre fatte prima dell’operazione) ha comunque realizzato tre goal e due assist, dimostrando di poter essere molto utile alla Sampdoria. Dal suo pieno recupero e dalla sua centralità potrebbero passare le fortune di D’Aversa.
Più centrale dovrà essere anche Adrien Silva. Il portoghese nella scorsa stagione ha pagato un periodo di ambientamento, ma ha comunque fatto vedere di essere un giocatore di alta caratura. Come all’andata contro l’Inter o nel ritorno contro la Roma. Con il centrocampo a tre potrebbe coesistere meglio con Albin Ekdal, con cui, con Ranieri, spesso si alternava.
Anche Askildsen, giovane classe 2001, potrebbe avere più spazio. Con Sir Claudio ha visto il campo solo per 91 minuti, tutti giocati da subentrato. Nel centrocampo a tre, con più giocatori da utilizzare, può ritagliarsi le sue occasioni, considerando anche che D’Aversa è stato scelto anche per lavorare meglio sui giovani.



