Sampdoria, Walter Mazzarri ha rilasciato un’intervista dove ha parlato anche del suo futuro. Stando a quanto affermato sembra probabile il suo ritorno su una panchina. Ecco le sue parole.
Il nuovo allenatore della Sampdoria manca ancora all’appello. In queste ore si continuano a fare tanti nomi, ma poche certezze. Come fosse un gioco dell’oca, ogni volta sembra di tornare alla casella di partenza. Adesso Giampaolo pare favorito su D’Aversa. Iachini più defilato e altre piste sono definitivamente tramontate. Un rebus che dovrà per forza di cose essere risolto entro le prossime due settimane. A luglio, come è noto, iniziano i ritiri estivi e la Sampdoria ha assolutamente bisogno di una guida.
Tra i molti nomi fatti ad un certo punto è spuntato anche quello di Walter Mazzarri, già allenatore della Sampdoria in passato. Per la precisione, il tecnico, originario di Livorno ha allenato i blucerchiati dal 2007 al 2009. Oggi, Mazzarri, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Una chiacchierata in cui ha parlato del suo futuro. Come da lui stesso affermato, il telefono squilla in continuazione: sono in molti che lo cercano.
Lui è fermo dal 4 febbraio 2020, data in cui ha risolto il suo contratto con il Torino. Adesso sarebbe il momento giusto per tornare alla guida di una squadra. Quale, è presto ancora per dirlo.
Chi crede nel mio lavoro deve confrontarsi con le mie idee. Se conosce un po’ di quello che ho fatto, sa che posso essere un valore aggiunto.
Sampdoria, Walter Mazzarri ricorda la sua carriera da allenatore: le parole.

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Nell’intervista, il tecnico, 59 anni, ha ricordato anche le tappe principali della sua carriera di allenatore. Queste alcune delle parole di Walter Mazzarri, riprese dall’intervista al Corriere della Sera.
Basta andare a scorrere gli almanacchi: Reggina salvezza storica, Livorno ritorno in A dopo 55 anni, Sampdoria rinata, Napoli preso al sest’ultimo posto e portato in Champions. Quinto con l’Inter in un momento storico difficile per il club e a Torino il record dei 63 punti. Le sembra poco? Poi, certo, c’è chi dice: ma cosa ha vinto? Molte volte in questo ambiente, sbagliando, si parla di vincenti e non vincenti. Il lavoro dell’allenatore va valutato in base alle forze che ha. Chi consegue risultati superiori alle aspettative vince uguale.
Un uomo di calcio che non vuole essere messo da parte e che con orgoglio rimarca il suo passato. Può darsi che sia la soluzione per un rebus che dura da troppo tempo.