Da un anno a questa parte è cambiato molto per Thorsby: da oggetto misterioso è diventato, con Ranieri un titolare fisso della Sampdoria
Morten Thorsby è passato dall’essere un oggetto misterioso all’essere un titolare inamovibile della Sampdoria di Ranieri. Dopo dieci partite in panchina, di cui sette con Di Francesco, Sir Claudio lo ha lanciato nella vittoriosa trasferta con la Spal. “Ranieri è un grande allenatore, qui ha fatto un ottimo lavoro”.
Era il 4 novembre 2019, da lì sono arrivate trentuno partite su 35 di campionato. Il tecnico romano non ci rinuncia davvero mai: “Sapevo che nel calcio basta un attimo per far cambiare situazioni immutabili. A me è successo così a Ferrara. Il resto è stato incredibile”.
Esterno destro, centrale di centrocampo e terzino: Thorsby è un tuttofare. La sua duttilità tattica è stata una delle chiavi di questa esplosione: “Durante una partita può cambiare tutto e se sai adattarti è utile all’allenatore. Però mi trovo meglio a centrocampo: rendo di più”.
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In questo avvio di campionato la Sampdoria sta ottenendo grandi risultati, grazie a un bel mix di gioventù ed esperienza: “Il gruppo gioca insieme a un anno, poi sono arrivati giocatori forti in più ruoli. Conosciamo meglio Ranieri, sappiamo cosa vuole. Possiamo fare una bella stagione”.
Per questa stagione Thorsby non si pone obiettivi: “Vado un passo alla volta. Ora penso solo alla prossima partita. Ho ancora molta strada da fare”.