In estate sembrava essere sul piede di partenza, invece Verre è rimasto alla Sampdoria, anche per volere di Ranieri, nonostante le offerte
In estate il riscatto da parte del Verona sembrava certo, poi il club scaligero si è tirato indietro e così Valerio Verre è rimasto alla Sampdoria. Il centrocampista classe 1994 ha convinto Ranieri ha tenerlo e a puntare su di lui con l’ottimo campionato scorso, tre goal al Verona, e con una grande preparazione estiva.
A Sampdorianews.net Verre ha raccontato di come Ranieri abbia scelto di credere in lui: “Quest’estate c’è stata qualche offerta, il mister mi ha sempre tranquillizzato. È una persona con cui ci si può parlare tranquillamente, ti fa sentire a proprio agio. Con lui mi trovo molto bene e i risultati in campo stanno pagando. Sono tornato qui molto volentieri, mi sono rigiocato le mie carte”.
Carte che nell’anno di Giampaolo ha potuto giocare poco dato che, in 18 partite, disputò appena 344 minuti. Verre, tuttavia, la ritiene un’esperienza positiva: “Per me è stato un anno difficile, c’era tanta concorrenza ma quella stagione mi ha fatto crescere. Era una squadra molto forte, mi ha consentito di crescere come persona, come uomo”.
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Sampdoria, retroscena Verre: “Sono rimasto per una persona”
Verre, poi, ha fatto chiarezza anche sul suo ruolo: “Dopo aver aver ricoperto tutti i ruoli a centrocampo, a ventisei anni ritengo di aver raggiunto la maturità di occupare ogni posizione a metà campo. Non c’è una posizione preferita, adesso sto facendo il trequartista e mi sto trovando molto bene”.
Infine il trequartista blucerchiato racconta il suo magic moment della stagione, quel meraviglioso goal che è valso i tre punti a Firenze: “L’ anno scorso accadde la stessa azione, con lancio del difensore, contro il Milan. In quel caso calciai forte e la palla andò fuori. Stavolta ho preferito fare il cucchiaio invece che tirare forte, è andata benissimo”.