Antonio Candreva è passato dall’essere un pupillo di Conte a essere un esubero per l’Inter: ora può andare alla Sampdoria. Per tornare titolare
È difficile capire cosa sia successo, ma la storia tra Candreva e l’Inter sta finendo in modo piuttosto brusco. Lo stupore non è dovuto alla fine del rapporto tra il calciatore e i nerazzurri, ma al fatto che a ‘far fuori’ Candreva dall’Inter sia stato Antonio Conte. L’allenatore che, fino a poco tempo fa, lo considerava un vero pupillo.
Quando nel giugno del 2019 è stato annunciato Antonio Conte, si sapeva che tra i giocatori che maggiormente avrebbero beneficiato del nuovo tecnico ci sarebbe stato Candreva. L’esterno nerazzurro veniva da una stagione, quella 18/19, in cui aveva giocato appena 493 minuti in Serie A, segnando un solo goal. L’anno prima, invece, a dispetto degli otto assist il goal non era mai arrivato.
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Dopo due anni difficili con Spalletti, quindi, Candreva è rinato con Conte. Trentotto partite, sette goal e nove assist tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Poi nell’ultima di Serie A, contro l’Atalanta, si è seduto in panchina e non si è più alzato.
Per l’Europa League Conte ha scelto D’Ambrosio ed è andato fino in fondo con il numero 33, concedendo a Candreva solo gli ultimi minuti della finale con il Siviglia. Un cambio di rotta difficile da capire e che ha fatto del numero 87 un esubero in casa nerazzurra.
Esubero che ora sembra pronto ad accasarsi alla Sampdoria. I blucerchiati hanno trovato l’accordo con l’Inter e sono in attesa di una risposta del calciatore, a cui è stato offerto un triennale da 1,5 milioni a stagione.