Nel post partita di Sampdoria-Juve Stabia Gregucci ha chiesto ai suoi più concretezza in attacco e i dati gli danno ragione: i blucerchiati sono tra i peggiori in Serie B
Angelo Gregucci lo ha detto chiaramente, anche ribadendolo più volte nel post partita di Sampdoria-Juve Stabia: “In attacco ci serve più concretezza”. Ha usato anche diversi sinonimi come pericolosità o cattiveria, ma il succo è sempre quello: la sua squadra segna troppo poco. Troppo poco in generale, perché è appaiata con altre tre squadre (Spezia, Padova e Virtus Entella) in fondo alla classifica di goal segnati (12). Ma troppo poco anche in rapporto alle occasioni che crea.
I dati statistici relativi alla produzione offensiva della Sampdoria danno chiaramente ragione all’allenatore. Le statistiche fornite da Opta, infatti, dicono che i blucerchiati sono settimi in Serie B per tiri effettuati, 184. Ma di questi solamente il 36% vengono conclusi effettivamente nello specchio della porta.
Quindi manca innanzitutto precisione. Un esempio recente può essere il goal sbagliato da Simone Pafundi appena entrato contro la Juve Stabia, quando ha calciato fuori un cross da sinistra ricevuto a pochi passi dalla porta. Solo la Virtus Entella ha fatto peggio della Sampdoria fino a qui, con solo -1% di precisione nelle conclusioni.
Poi c’è il dato della percentuale di realizzazione dei tiri, che per i blucerchiati è appena del 7%. Anche in questo caso, Sampdoria tra le peggiori, col Mantova ultimo appena sotto (6%). Non va meglio per quel che riguarda le chiare occasioni da goal che la squadra costruisce. Anche qui Gregucci ha ragione: si può costruire di più, ma già un po’ lo si fa. Opta ha calcolato che i genovesi hanno prodotto 24 chance nitide per segnare (14mi in Serie B), ma ne hanno realizzato solamente un quarto, cioè 6. Peggio ha fatto, di nuovo, solamente la Virtus Entella, che ne realizza il 24%.
Sampdoria, si segna troppo poco: dalla percentuale di realizzazione alle palle inattive, i dati confermano Gregucci. E c’è un’analogia con lo Spezia…

Sampdoria, i dati danno ragione ad Angelo Gregucci: in attacco manca concretezza. Tutti i numeri
Serve crescere in pericolosità, serve concretizzare di più quel che si crea. E Gregucci ha poi sottolineato un’altra mancanza della sua squadra: saper sfruttare al meglio le palle inattive. Dati alla mano, anche qui non sbaglia. Appena 2 reti su palla inattiva per la Sampdoria (peggiore in campionato) e zero goal su calcio d’angolo, statistica per cui condivide la maglia nera col Südtirol. Il Modena, in testa alla classifica, ha segnato 13 reti su palle inattive, tanto per fornire un contraltare.
E poi la Sampdoria dovrebbe cercare di essere continua nel segnare per tutta la partita. Questo aspetto non è stato sottolineato dall’allenatore, ma è comunque lampante la differenza abissale tra le due metà degli incontri. Su 12 reti segnate, solamente una è arrivata nel primo tempo, le altre dal 45mo in poi. Fatto che poi ha favorito quella situazione in cui i blucerchiati si sono ritrovati a rincorrere lo svantaggio più di quanto abbiano sbloccato il risultato. I miglioramenti passano anche da questo.
L’occasione arriva dalla sfida contro lo Spezia, che curiosamente condivide con la Sampdoria una statistica: la difficoltà a segnare più di un goal a partita. Entrambe le liguri sono andate in rete in 9 sfide su 13 giocate. E solo una volta hanno superato quota una marcatura a gara. In tutti e due i casi, si è trattato di una vittoria arrivata con un poker: 4-1 blucerchiati sul Pescara, 4-0 spezzini contro l’Avellino. Per il resto, rimane la difficoltà a segnare prolificamente in ogni partita.
In tutto questo, c’è chiaramente un distinguo da fare, ovvero Massimo Coda. Che da solo ha segnato 5 reti, quasi la metà della Sampdoria fino a qui. Il miglior bomber di sempre della Serie B sta trascinando la squadra ed è primo per distacco tra i marcatori in squadra (lo seguono Depaoli e Ioannou a 2). Ma è chiaro anche dai punti fatti dai blucerchiati che il numero 9 non può bastare da solo.



