A partire dal gennaio 2021 il player trading della Sampdoria è in bilancio positivo, ma chi è rimasto dal calciomercato ha perso valore
Budget a disposizione, abilità dei direttori sportivi, ambizioni della società ma anche resa sul campo dei calciatori. Sono tanti gli aspetti che determinano un calciomercato sia durante la fase di compravendita dei calciatori sia poi sugli effettivi risultati che porta. Ci sono sessioni in cui si investe poco e si racimola tanto (prima nel rendimento e sportivo dopo nelle plusvalenze), poi invece capita che si spenda tanto e non si riesca a ottenere ciò che ci si aspettava.
Il Cies, osservatorio del calcio mondiale, ha stilato una classifica delle squadre che, dalla sessione trasferimenti del gennaio 2021 ad oggi, sono riuscite a incassare di più. Ma l’indagine segue un doppio standard. Da un lato c’è l’effettivo ammontare di spese e guadagni del player trading, ovvero il bilancio di quei calciatori acquistati e poi rivenduti. E valgono anche i giocatori comprati per le giovanili oppure rivenduti dopo averli cresciuti in casa.
Dall’altro c’è il valore dei giocatori comprati che tutt’ora sono in squadra. Un indicatore, basato sugli algoritmi del Cies, che quindi monitora maggiormente l’andamento sportivo del club, che influisce sulla preziosità o meno dei calciatori sotto contratto. In questa classifica emerge il dato curioso della Sampdoria: il bilancio è precisamente zero.
Calciomercato Sampdoria, +4 milioni dal player trading negli ultimi 4 anni, ma chi è rimasto ha perso valore. I dati del Cies

Calciomercato Sampdoria: player trading in positivo dal 2021, ma la squadra si è svalutata. Lo studio
Il Cies ha rilevato come, dal gennaio 2021 a oggi, la Sampdoria ha acquistato calciatori per 14 milioni e li ha rivenduti per 18. Dunque un bilancio che fa registrare +4. E in questo numero passano le sessioni risicate in cui il club era a rischio fallimento, quindi tanti prestiti di giocatori in entrata e qualche partenza per far quadrare i conti. Poi vanno incluse le sessioni condotte con l’indice di liquidità stringente, per esempio. E anche in quel caso si è speso poco a fronte di qualche sacrificio necessario, vedasi Giovanni Leoni.
Laddove c’è stato budget, comunque serviva far quadrare i conti. Perché i blucerchiati, specie negli anni di Serie B, hanno investito maggiormente nel monte ingaggi, che però non conta nello studio stilato dal Cies, che prende in esame le cifre spese per il cartellino.
Tornando ai 4 milioni in avanzo dal player trading, la Sampdoria è lontana dalle cifre di altri club italiani come l’Atalanta (+150 milioni) o l’Udinese (+128 milioni) o ancora il Lecce (+113 milioni), che sono sul podio per il nostro calcio. Ma comunque i blucerchiati sono in positivo. Se non fosse per l’altro indicatore preso in esame dall’osservatorio del calcio mondiale.
Il Cies infatti ha stimato che dal gennaio 2021 ad oggi, i calciatori acquistati dalla Sampdoria e poi rimasti tutt’ora in rosa hanno perso valore per complessivi 4 milioni di euro. Esattamente combacianti con quelli che il club avrebbe conservato dalla compravendita di calciatori. Ecco perché il bilancio complessivo delle sessioni di calciomercato blucerchiate sarebbe equivalente allo zero. Il club ha saputo (in qualche caso ha dovuto) vendere a più di quel che ha comprato, ma i risultati sportivi hanno fatto svalutare i giocatori che, acquistati negli ultimi 4 anni, sono rimasti.



