Al termine di Sampdoria-Juve Stabia, ha parlato Alessandro Bellemo, tornato titolare dopo oltre un mese dall’ultima volta
Prima da titolare per Alessandro Bellemo da quando in panchina ci sono Angelo Gregucci e Salvatore Foti. Le tante defezioni hanno portato a una scelta quasi obbligata contro la Juve Stabia e il centrocampista ex Como è stato protagonista di una partita che ha convinto i due tecnici blucerchiati (Sampdoria, Angelo Gregucci: Bellemo professionista esemplare, lo auguro ad ogni allenatore).
Al termine della partita proprio Bellemo ha parlato ai microfoni ufficiali della Sampdoria, che ha ottenuto una vittoria fondamentale per il morale, ma soprattutto per la classifica:
Questa vittoria ci serviva. Abbiamo lottato per portare a casa il risultato e ho visto un atteggiamento da squadra. Tutti ci siamo impegnati. Era fondamentale per noi, anche per l’ambiente. E’ giusto godersela, ma da domani serve analizzare cosa si poteva fare meglio, perché qualcosa da migliorare c’è sempre, e cercare di lavorare in maniera più serena per la prossima partita.
Sampdoria-Juve Stabia, Bellemo: contava farsi trovare pronto
Sampdoria-Juve Stabia, Alessandro Bellemo: la classifica fa ancora paura. Con lo Spezia è spareggio
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Ha colto l’occasione dopo tre panchine nelle ultime quattro partite. Contava questo. Contava farsi trovare pronto nel momento decisivo e ora la testa è già sulla prossima partita, sulla complicata trasferta in casa dello Spezia, diretta concorrente per la salvezza. Uno spareggio:
Nel nostro mestiere bisogna sempre farsi trovare pronti. In settimana lavoro al meglio per queste partite, per quando arriva l’occasione. Sono contento di averla sfruttata e dei tre punti. Nella vita mi pongo altri obiettivi e lavoro per pensare alla prossima. Se il mister mi chiamerà in causa bene, sennò sarò pronto a dare il mio contributo anche a partita in corso.
La classifica non ha certo smesso di fare paura, al netto di aver lasciato l’ultimo posto. La Sampdoria e Bellemo sanno benissimo di dover continuare a lavorare e, soprattutto, di dover continuare a vincere. Il gruppo c’è, la vittoria è arrivata. Ma adesso è vietato fermarsi:
Il gruppo dev’essere una base di partenza, perché noi ci basiamo tanto su questo e facciamo del lavoro settimanale. Stiamo tanto siamo, passiamo dei ritiri, quindi è ovvio che diventiamo una famiglia e mi fa piacere perché so quanto i ragazzi ci tengano e quanto ci meritavamo questa vittoria, a prescindere dalla prestazione o no che c’è stata. Ci meritavamo i tre punti perché ci consentono di lavorare con più serenità. La classifica fa paura lo stesso, lo sappiamo, ma affrontare le partite con più positività, a partire dalla prossima che sarà cruciale per il nostro cammino.



