Valerio Verre ricorda con affetto il periodo a Genova ma la Sampdoria per lui è un capitolo chiuso. I problemi attuali? Serve remare tutti dalla stessa parte
Valerio Verre è pronto a ricominciare. Dopo la fine dell’avventura a Palermo il trequartista è in cerca di nuove sfide. Da gennaio potrà firmare con chiunque e, tra avventure in Italia o all’estero, non si preclude nulla. Tranne un’opzione: il ritorno alla Sampdoria. Dove si è trovato molto bene in realtà, lo ammette lui stesso in un’intervista rilasciata a TMW. Ma quello a Genova, per il classe 1994, è un capitolo chiuso:
Ho passato tanti anni molto belli alla Sampdoria, son stato lì tante volte e per tanto tempo. Ora lo considero un capitolo chiuso
La Sampdoria è stata, di fatto, una compagna di viaggio per oltre metà della carriera di Verre. Lo ha acquistato nel gennaio 2017 dal Pescara, poi lo ha mandato in prestito varie volte (Perugia, Hellas Verona, Empoli e Palermo) ma per tante stagioni il trequartista ha vestito la maglia più bella del mondo. L’ha indossata in 107 partite e il club blucerchiato è quello con cui Verre ha collezionato più presenze in carriera. Dietro c’è il Perugia, a quota 77.
Verre quindi conosce molto bene la realtà della Sampdoria. Il suo tifo da Serie A e le difficoltà che ci sono state e quelle che ci sono. Lui già la scorsa stagione non c’era più, è stato tra i primi ceduti da Pietro Accardi in estate. Ma un’idea di cosa potrebbe essere accaduto e stare succedendo ora ce l’ha:
È una piazza che resterà sempre nel mio cuore e non posso che augurare loro il meglio. Ci sono tifosi da Serie A, che riempiono lo stadio in tutte le partite e hanno grande passione, Però la Serie B è questa, nel bene e nel male. Non conta quanto spendi, ma conta unificare un po’ tutto. Tutti dalla stessa parte, fuori e dentro lo spogliatoio
Valerio Verre: “La Sampdoria è un capitolo chiuso. Non conta quanto spendi, ma devono remare tutti dalla stessa parte”

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Secondo l’ex blucerchiato, quindi, l’unità di intenti è la prima cosa che serve in una squadra e potrebbe essere ciò che sta mancando. Alla Sampdoria, peraltro, Verre ha vissuto un periodo simile a quest’ultimo a Palermo, prima dell’accordo per rescindere.
Tra gennaio e febbraio 2024 c’è stato un braccio di ferro tra lui e la società, che poi si è sanato anche grazie ad Andrea Pirlo, che lo ha rivoluto in squadra. In Sicilia, invece, Filippo Inzaghi l’ha messo subito fuori rosa e la frattura è stata irreparabile. Verre a TMW non ne vuole parlare:
In questo momento non voglio parlare di tutto ciò che è successo. Però mi sento di mandare un grosso abbraccio a tutti i tifosi rosanero, auguro loro tutto il meglio. Sono stato a Palermo tre volte nel corso della mia carriera e mi sono sempre stati vicini



