La Sampdoria ha condotto un mercato fatto anche con gli algoritmi: tra Serie A ed estero, cresce a dismisura questo modo di gestire le squadre
Non solo la Sampdoria. Sempre più squadre, tra Serie A e campionati esteri, si stanno avvalendo dell’aiuto degli algoritmi per svolgere il mercato e, in modo più ampio, gestire la rosa, gli scout, gli osservatori. Un mondo ampissimo che La Gazzetta dello Sport analizza, mettendo in risalto come questo sistema si stia sempre più diffondendo.
Quali dati si utilizzano? Innanzitutto le società hanno tanti dati: ogni evento di partita o allenamento è misurato. Dai passaggi fatti alla velocità dei calciatori, al sonno, ai test medici. Dati che poi vengono utilizzati per la preparazione alla partita. Con gli allenatori che che studiano proprio i report degli avversari e i calciatori che vengono gestiti proprio in base ai test fisici.
Roma, Milan, Como e Juve: comandano gli algoritmi in Serie A

Jesper Fredberg (c.e.o. Area Football Sampdoria)
Non solo la Sampdoria: anche in Serie A e all’estero comandano gli algoritmi
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E il calciomercato? Come si legge, vengono individuati i rinforzi il milgior rapporto qualità/prezzo, ma c’è di più. Alcuni club si rivolgono a società esterne chiedendo termini e caratteristiche specifiche: ruoli, abilità particolari, età, capacità di crescita.
In Italia chi li usa maggiormente? Il Como è in prima ila, con oltre 10 ingegneri, ma anche la Juventus ha messo i dati al centro. Poi ci sono Parma, Roma, Milan, tutte di proprietà americana. C’è la Sampdoria di Jesper Fredberg, anche se i risultati, finora, in casa blucerchiata sono pessimi. Ma il punto non è l’utilizzo dei dati, ma come si raccolgono e, soprattutto, come si utilizzano….



