L’analisi di Walter Novellino sul momento della Sampdoria e sulla situazione di Salvatore Foti, che lui aveva fatto esordire in blucerchiato
Walter Novellino conosce bene la Sampdoria e l’ambiente blucerchiato. E conosce molto bene Salvatore Foti, che proprio lui aveva fatto esordire in Serie A l’8 gennaio 2006, a soli 17 anni, contro il Livorno. E sempre con Novellino ha segnato il suo primo goal in Sampdoria-Messina del 12 febbraio successivo.
Vedere la Sampdoria, allenata proprio da Foti, in queste condizioni fa male a Novellino, che ne ha parlato all’edizione genovese de La Repubblica:
È un gioiello e va trattato di conseguenza. Non può essere trascurato.
Non è un problema di allenatore, ma serve una proprietà più presente, presente in modo costante:
Allenatore? Non è un problema, proprio in questi momenti serve attenzione, una presenza costante della proprietà per manifestare un appoggio pieno e totale. Lo staff deve essere aiutato ancora di più. Non si può lasciare una squadra da sola, c’è il rischio che vada allo sbando.
Sampdoria, Novellino: avrei portato Flachi…

Sampdoria, Walter Novellino: Salvatore Foti? L’allenatore non c’entra, serve la presenza della proprietà
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Giudicare dall’esterno, tuttavia, è difficile. I dirigenti devono capire che avrebbero avuto bisogno di portare entusiasmo fin da subito. Magari includendo anche Francesco Flachi nel progetto:
È difficile giudicare dall’esterno, ma ho visto una squadra amorfa, senza anima, il problema non è tecnico. Questi dirigenti devono capire che lo scorso anno erano retrocessi, dovevano portare qualità, entusiasmo fin da subito. Personalmente avrei chiamato Francesco Flachi, che coinvolge tutti, era la persona giusta come uomo della società accanto ai giocatori e riferimento.
Gli algoritmi sono importanti, ma da soli non bastano. Serve capire la testa dei calciatori:
Algoritmi? Sono importanti, aiutano, ma non bastano da soli, La cosa più importante da capire è la testa dei giocatori, conta molto più delle qualità tecniche. Bisogna avere persone che quando scendono in campo mettono qualcosa in più, non ci stanno a fare brutte figure e trascinano i compagni.
Non poteva mancare un consiglio a Salvatore Foti, il ragazzo che lui ha lanciato e che ora si trova – insieme ad Angelo Gregucci – ad allenare la Sampdoria in una situazione di estrema difficoltà:
Gli consiglio di stare sul pezzo, curare ogni dettaglio e fare un blocco unico con la squadra, isolandosi dal resto. Solo così possono tirarsi fuori, senza aspettarsi aiuti da nessun altro. Ha lavorato tanto con Mourinho e sono sicuro che abbia potuto imparare molto. Gregucci è uno di mestiere, insieme possono fare un ottimo lavoro, ma, voglio ripetermi, non è un problema di allenatore.



