La Sampdoria ha perso anche a Venezia, altra partita senza dirigenza al seguito della squadra, ma Tey, Walker e Manfredi non possono più nascondersi
La Sampdoria è ultima in classifica. E dopo la sconfitta col Venezia è da sola nel ruolo di fanalino di coda. Anche lo Spezia, seppure solo di un punto, si è staccato dopo il pareggio col Bari. E il Mantova ha trovato la seconda vittoria consecutiva.
I blucerchiati invece hanno trovato la seconda sconfitta di fila, davanti a pochi tifosi (tanti volevano esserci ma non hanno potuto per le forti restrizioni all’acquisto dei biglietti) e anche a una manciata di dirigenti. Sempre i soliti: Jesper Fredberg, Andrea Mancini e Giovanni Invernizzi, oltre al team manager Lorenzo Ariaudo.
Assenti ancora una volta Matteo Manfredi (ricomparso col Mantova al Ferraris), Joseph Tey e Nathan Walker, che sono gli uomini più potenti in questa società ma da tempo non si vedono più. Ma dopo questa settima sconfitta stagionale in Serie Bkt, riporta il Secolo XIX, non possono più nascondersi.
Crisi Sampdoria: da Manfredi, Tey e Walker servono più compattezza e chiarezza. Ma anche investimenti

Crisi Sampdoria, Secolo XIX: da Joseph Tey a Nathan Walker, la società non può più nascondersi
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Le responsabilità di quello che sta succedendo non sono solamente della squadra o degli allenatori che si sono avvicendati alla guida della panchina. Anche la società che amministra da lontano non è esentata dal prendersi gli oneri di riparare i guasti.
Da parte della dirigenza e della proprietà serve ristabilire la compattezza interna, far sentire la propria autorità ma anche presenza e vicinanza alla squadra. E sarà necessario fare più chiarezza e trasparenza rispetto ad ora, dove molto è avvolto nel silenzio, nel mistero e nella lontananza. Inoltre serviranno investimenti, riporta ancora il quotidiano genovese, per un mercato di riparazione invernale che ad ora è fondamentale per porre rimedio alle lacune della rosa.



