Diversi servizi della Juve Stabia erano in mano ai clan della camorra: ecco cosa succedeva intorno al club, a rischio la gara con il Bari
Il Tribunale di Napoli ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la Juve Stabia. Uno shock per la Serie Bkt e per l’intero calcio italiano anche perché quanto emerso dalle carte è pesante, molto pesante. Si parla di infiltrazioni della camorra, con un clan che gestiva tutti i servizi e che utilizzava proprio il club campano come un suo strumento.
Tecnicamente questa misura tutela il club e viene applicata nel caso in cui si ritenga necesario preservare la continuità della gestione aziendale evitando influenze. La vigilanza, dunque, di due amministratori nominati dal Tribunale serve per continuare a far andare avanti la Juve Stabia. ed eliminare attività sospette mai denunciate.
Ma cosa succedva? Nella conferenza stampa è emerso che “un intero comparto dei servizi legati alla Juve Stabia era nelle mani della camorra stabiese: ticketing, steward, bouvetteria, pulizia dello stadio e servizi sanitari. Allarmanti – si legge – anche le infiltrazioni nel settore giovanile. Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, ha anche aggiunto che:
La camorra gestiva tutto, era un pacchetto a 360 gradi: i calciatori dovevano solo giocare, al resto ci pensavano loro.
Juve Stabia a rischio penalizzazioni?
Juve Stabia in mano ai clan della camorra: cosa succedeva intorno al club campano. A rischio anche la partita con il Bari
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Da non escludere, a questo punto, anche il rinvio di alcune partite casalinghe. Al momento è a rischio quella con il Bari, in programma il 29 ottobre.
Ora sarà necessario procedere con i nuovi contratti per i servizi effettuati dalle ditte legate alla criminalità organizzata. In più c’è un altro episodio finito nel mirino degli inquirenti: durante la festa a fine della scorsa stagione, organizzata dal Comune di Castellammare, tifosi con daspo e vicini alla criminalità locale, hanno premiato i calciatori sul palco.
Che rischi ci sono? Il raggio è ampio. All Juve Stabia potrebbe giovare il fatto di non avere infiltrazioni ai vertici, con l’unica colpa che potrebbe esser stata quella di non aver denunciato tutto.
