La panchina della Sampdoria non appartiene più a Massimo Donati, il Secolo XIX parla della scelta estiva del tecnico e del suo ingaggio…
La Sampdoria ha esonerato Massimo Donati, il tecnico vincendo col Pescara aveva vissuto la sosta delle nazionali in modo tranquillo ma la sconfitta al rientro contro la Virtus Entella invece gli è costata cara. Sintomo che la conferma da parte della società non aveva basi solide, ma semplicemente forse non sapevano chi prendere al suo posto.
Il Secolo XIX riporta i motivi per la chiamata e l’ingaggio di Massimo Donati in estate, la dirigenza aveva l’obbligo di abbassare il monte ingaggi e ha ceduto calciatori anche importanti (vedi Gennaro Tutino). Inoltre c’erano alcuni punti che l’algoritmo ha tenuto in considerazione (poi ci sarebbe da chiedersi del fatto che un tecnico venga scelto da una lista di parametri e non da effettiva conoscenza del professionista).
Ecco i parametri scelti
Panchina Sampdoria, Secolo XIX: l’ingaggio di Massimo Donati? Meno del terzo portiere…
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L’algoritmo ha aiutato a individuare il profilo migliore (sempre da capire in base a cosa) attraverso alcuni parametri:
- conoscenza dell’inglese;
- accettare un contratto annuale a basso ingaggio (160 mila euro).
La cifra dello stipendio è quella che lascia intendere che più che di algoritmo, dati e chissà quali sistemi tecnologici alla fine la voce principale era quelle economica. Infatti lo stipendio di Massimo Donati era inferiore a quello del terzo portiere Nicola Ravaglia.