La moglie di Massimo Donati, ex allenatore della Sampdoria, sui social va contro tutti: orgogliosa di mio marito. Le accuse alla dirigenza blucerchiata, dal presidente Matteo Manfredi ad Andrea Mancini.
Luanda Di Bella, moglie di Massimo Donati, non ci sta. Dopo la notizia dell’esonero del marito, lancia un duro messaggio di accusa a mezzo Instagram a tutta la dirigenza della Sampdoria, nessuno escluso: il presidente Matteo Manfredi, Natahan Walker, il CEO Sport Jesper Fredberg e il DS Andrea Mancini.
Ecco il testo integrale contenuto in una storia Instagram:
“Complimenti. Avete avuto il coraggio di esonerare una persona che non ha mai avuto la possibilità di dimostrare davvero il suo valore, perché non gli avete mai permesso di mettere in atto i suoi schemi fin dall’inizio.
Non gli avete dato gli strumenti, non gli avete dato voce nelle scelte, e quando c’era da potenziare la squadra, avete pensato bene di comprare giocatori a vostra scelta, senza nemmeno consultare l’allenatore.
Avete preferito chi conta milioni in banca invece di chi ha fame, voglia di lottare e la “cazzimma” necessaria per vincere le partite. Quando lui chiedeva ragazzi con il fuoco dentro, voi vi preoccupavate solo delle apparenze e dei vostri interessi.
E ora, per coprire i vostri errori, fate pagare a lui, l’unica persona che non si meritava tutto questo.
Una persona umile, rispettosa, determinata, seria. Una delle poche rimaste così nel mondo del calcio.
L’avete lasciato solo in ogni conferenza stampa, senza mai avere il coraggio di metterci la faccia. Gli avete fatto prendere tutta la merda che avete sparso in questi ultimi anni e siete riusciti a farlo sembrare il colpevole, a lui arrivato solo alla fine dei vostri disastri già compiuti in passato, quando in realtà è stato solo la vittima dei vostri giochi sporchi. Ricordate una cosa: il karma esiste. Quello che state seminando, prima o poi lo raccoglierete.
lo ci metto la faccia, firmato Luana Di Bella. Una moglie incazzata, ma orgogliosa di suo marito”.
Sampdoria, Lady Donati contro tutti: orgogliosa di mio marito. Le accuse
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Una difesa accorata ma puntuale, che mette in fila tutto quello che non ha funzionato in questi mesi. Mesi difficili in cui Massimo Donati – a detta di sua moglie – avrebbe dovuto sottostare a veri e propri diktat.
Dal mercato alla tattica, dall’isolamento all’addio.
Lady Donati non le manda a dire. Sostanzialmente l’accusa è di non aver lasciato lavorare suo marito.
Non ha potuto mettere in pratica i suoi schemi. Si è trovato giocatori che non aveva chiesto e per i quali non era stato nemmeno consultato. Giocatori scelti sulla base di “apparenze” e di “interessi”, ma senza voglia di lottare fuoco dentro.
Non solo: l’altra pesante accusa è di averlo lasciato solo, in conferenza stampa. E di averlo scaricato. Come unico capro espiatorio di colpe non sue. Una vera e propria “vittima”.
E poi la firma, la rivendicazione. Luana Di Bella, “una moglie incazzata ma fiera di suo marito”.