Oliver Abildgaard ha scelto la Sampdoria in estate nonostante altre offerte: dopo due promozioni di fila, sa bene cosa serve per la Serie A
Oliver Abildgaard è diventato presto un punto fermo della Sampdoria di Massimo Donati. Arrivato a costo zero dal Como in estate, con un contratto fino al 30 giugno 2027, si è preso la titolarità in mezzo e non ha nessuna intenzione di lasciarla. Il danese non esce mai dal campo: dopo esser partito dalla panchina con il Modena ha fatto sei su sei da titolare per 90 minuti.
Ha scelto la Sampdoria in estate e lo ha fatto per un motivo ben preciso, che spiega nel corso dell’intervista al Secolo XIX:
Ho ricevuto altre offerte in estate, ma l’istinto mi diceva Sampdoria. Quando l’ho affrontata da avversario, mi ha sempre trasmesso qualcosa di speciale. E quando mi è stato spiegato il progetto, ho riconosciuto la stessa “fame” che ho io dentro. Fredberg? Sapevo chi era, uno dei pochi dirigenti danesi di successo fuori dalla Danimarca, ma in precedenza non avevo mai avuto delle relazioni dirette.
Sampdoria, Oliver Abildgaard: con il Pescara abbiamo fatto clic

Oliver Abildgaard Nielsen – Infortunio
Sampdoria, Oliver Abildgaard: avevo altre offerte, ma sono qui per un motivo. Promozione? Ecco cosa serve
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Vorrebbe che i tifosi lo vedessero come uno che “si rompe la testa per la Sampdoria”. Olli, così lo chiamano, ha parlato anche della scintilla scattata contro il Pescara. Un clic necessario dopo essere andati al riposo in svantaggio:
Siamo rientrati negli spogliatoi sotto di un gol, senza meritarlo. Qualcosa è scattato… il calcio poi è fatto di clic. Di piccole cose che cambiano un trend. Siamo tornati in campo carichi, in simbiosi con lo stadio. E poi è venuto quasi tutto da solo. I primi tre goal, in dieci minuti.
Ma la vera Sampdoria qual è? I blucerchiati hanno totalizzato appena cinque punti in sette partite. Uno score che non corrisponde, secondo Abildgaard, al reale valore di questa squadra:
La posizione in classifica non corrisponde al nostro valore. Abbiamo qualità. Cos’è successo prima? Bella domanda. E’ giusto che i tifosi, i media e il club si aspettino tanto da noi e anche le nostre aspettative sono alte. Personalmente noto che nelle ultime partite ci sono stati dei progressi, ed è questo che mi dà tranquillità. Quando si va avanti, si può solo migliorare. E dobbiamo continuare a progredire, ricordiamoci che fino a oggi abbiamo vinto una partita sola, su sette. A volte è necessario soffrire per un bel po’… no, non avrei mai detto di cominciare il campionato con la maglia della Sampdoria e perdere le prime quattro partite. Ma abbiamo le potenzialità per uscirne. E al di là della tecnica e della tattica, per me è fondamentale l’umiltà.
Abildgaard viene da due promozioni con Como e Pisa. Come vede la Sampdoria quest’anno? La Serie Bkt è un torneo complicato, in cui serve la mentalità vincente:
Le promozioni delle mie squadre degli anni scorsi sono arrivate anche grazie a una mentalità vincente, essere sempre sul pezzo al 100%. Ma se concedi qualcosa, la punizione è subito lì dietro l’angolo.
Ora c’è l’Entella:
Credo che tutto sia ancora possibile. Ma dobbiamo essere realisti. Per ogni partita giocata, ce n’è una in meno