Sampdoria-Pescara può essere decisiva per il futuro a Genova di Donati, ma il tecnico non si sente più sotto pressione delle altre partite
Massimo Donati si sente sotto pressione. La sente perché sa di allenare la Sampdoria e che una squadra così all’ultimo posto in classifica comporta questo. Ne era consapevole quando ha accettato e non si tira indietro ora che, dopo sei partite, è ultimo in classifica con zero vittorie e due punti. Col Pescara servirà una vittoria, altrimenti la sua avventura in panchina potrebbe essere compromessa.
Ma non per questo il tecnico blucerchiato si sente più pressato ora rispetto alle gare precedenti. Anzi, dice Donati in conferenza stampa, avere questa pressione addosso è il bello del mestiere. Ma ora conta restare lucidi e provare a portare a casa la partita:
Io la pressione la sento tutte le partite. Ed è il bello del mio mestiere. Mi piace avere pressione e domani la sentirò come tutte le partite. Il problema è che tutti ne veniamo fuori e troviamo la vittoria per il bene della Sampdoria
Panchina Sampdoria, Donati: “Pressione? La sento in tutte le partite e mi fa piacere”
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Donati, insomma, fa capire di poter e saper reggere questa pressione. Di averla messa in conto all’interno del pacchetto di privilegi e oneri che comporta l’essere allenatore. Per giunta di una squadra come la Sampdoria in Serie Bkt. Un fatto che, negli anni precedenti, ha rappresentato un problema per la squadra, che a volte non ha saputo fare i conti con la pressione portata dalla maglia, dallo stadio, dalla storia del club. Questo gruppo però, secondo il tecnico, ha la voglia di vincere che è più forte:
È una partita da vincere, come lo sono tutte. Le pressioni e i momenti negativi fanno parte del lavoro e non posso pensare che uno non sia pronto. I ragazzi hanno voglia di vincere, si vede e la trasmettono. Sono arrabbiati perché non è arrivata. Non pensiamo però a quello che è stato ma pensiamo a domani