Bereszynski si presenta al Palermo ricordando gli anni alla Sampdoria, ma dicendosi carico per la nuova avventura arrivata anche grazie a Osti
Bartosz Bereszyński ricomincia da Palermo. Lo fa dopo otto anni e mezzo quasi ininterrotti con la Sampdoria, praticamente una vita calcisticamente parlando. Il polacco classe 1992 se n’è andato da capitano, vestendo la fascia peraltro in quella che è stata la stagione peggiore della storia del club. E ha lasciato da svincolato, quasi nel silenzio. Ma dopo due mesi e mezzo, con una divisa rosanero indosso, non ha problemi ad ammettere che cosa siano stati per lui gli anni in blucerchiato:
Ho passato otto anni e mezzo a Genova, è stato il periodo più importante della mia vita, mi sono nati i due figli, sono stato benissimo
Ora però si tratta di una parentesi archiviata. Difficile da dimenticare, ma si va avanti. Ci ha messo due mesi Bereszynski a trovare una squadra e, alla fine, è approdato in quella sulla carta più forte e ambiziosa del campionato. Tutto grazie al direttore sportivo Carlo Osti, che lo conosceva dai tempi della Sampdoria. Dove era stato lui a portarlo. E il polacco è stato da subito entusiasta dell’opportunità. Qui le sue parole in conferenza stampa:
Il primo contatto è avvenuto un paio di settimane fa, ho sentito il direttore Osti, con lui abbiamo passato tanti anni insieme alla Sampdoria. Ho accettato subito, sono molto contento che sia nata quest’opportunità. Mi sono allenato forte, fisicamente sto bene, ma decide l’allenatore. Ho parlato con i giocatori che conoscevo già prima, come Gyasi e Augello. Ho giocato terzino destro e sinistro, braccetto e quinto: deciderà l’allenatore. Sono sempre disponibile. Mi adeguo, non ho preferenze
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Un po’ di Sampdoria, d’altronde, Bereszynski l’ha ritrovata in Sicilia. Oltre a Osti c’è un vecchio amico come Tommaso Augello, compagno di squadra a Genova per 4 anni. E poi c’è Davide Veroli, con cui il terzino destro ha condiviso lo spogliatoio nell’ultimo anno blucerchiato. C’è anche Valerio Verre, che però non è più in rosa e avrebbe teoricamente dovuto fargli spazio. Ma poi si è arrivati al muro contro muro e ora il trequartista non è più nei piani di Filippo Inzaghi.
Il tecnico, in proposito, è molto soddisfatto dell’arrivo di Bereszynski a Palermo. Nei giorni scorsi, infatti, aveva commentato così l’ultimo rinforzo dei rosanero:
Sono molto contento. È un giocatore che non scopro io: può fare sia il braccetto che il quinto. Lui sa come si vince e abbiamo bisogno di questa gente
E allora Bereszyński proverà a mettere la sua esperienza al servizio del Palermo, per provare a vincere e raggiungere l’obiettivo Serie A. Quello che aveva anche l’anno scorso a Genova, almeno all’inizio della stagione. Tornare in quel campionato dove ha giocato tante partite, combattendo con il blucerchiato indosso, nella parentesi più importante della sua vita.