Verso Monza-Sampdoria Donati studia qualche cambiamento tattico e di formazione, anche con l’obiettivo di creare di più in attacco
Sampdoria, ora si cambia. Lo aveva già preannunciato Massimo Donati nel post partita della sconfitta col Cesena, consapevole che, dopo tre partite perse consecutivamente con lo stesso canovaccio di partita, c’era qualcosa che non andava. Così durante la settimana il tecnico blucerchiato ha lavorato con staff e calciatori ad alcune novità, con cui prova a sistemare tatticamente i suoi di modo da andare a cercare, contro il Monza, il primo successo stagionale.
Nella conferenza stampa pre partita Donati difende i suoi calciatori, che danno il massimo in ogni minuto di allenamento e conferma che in Monza-Sampdoria si vedrà qualche aggiustamento. Ma non ci saranno stravolgimenti:
Alla fine abbiamo provato a fare qualcosa di diverso. Dobbiamo solo vedere se funziona o meno. Non ha senso stravolgere ma cercare di aggiustare le cose per far sì che vadano meglio. Non dico più le solite cose, perché ormai non servono a nulla, ma la squadra la difendo sempre perché cerca di fare il massimo in ogni singolo minuto di allenamento. Devo dire loro “bravi” per come cercano di fare le cose poi è il campo che dà le risposte
Sampdoria, Massimo Donati: “Cambieremo qualcosa, non ha senso stravolgere. In attacco dobbiamo creare di più”
Sampdoria, Massimo Donati cambia col Monza: faremo qualcosa di diverso. E sull’attacco…
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È facile che, più che negli interpreti, la Sampdoria cambi nella disposizione in campo. Donati ha insistito più che altro sul 3-4-3 in questi allenamenti, puntando dunque di nuovo sulla difesa a 3, con esterni a tutta fascia e un attacco che, invece, potrebbe vedere alcune variazioni negli uomini rispetto al Cesena.
Non ci potrà essere Estanis Pedrola, alle prese con una lesione muscolare, ma è possibile che anche Massimo Coda lasci il posto a Marvin Cuni. In generale, però, anche per l’attacco Donati pone l’accento più sul modo di giocare che sui calciatori. La Sampdoria deve creare di più:
Dobbiamo spostare anche l’attenzione sul creare di più davanti. Ovviamente Coda e Cuni sono giocatori differenti che offrono soluzioni ancora diverse da Pafundi e Cherubini. Fino alla trequarti ci arriviamo spesso, ci manca l’ultimo pezzo: o la verticalizzazione finale e si tornava spesso indietro