Monza-Sampdoria si preannuncia una partita dal clima teso, non solo La Sud ma anche la Curva Davide Pieri si sfoga contro la squadra
Monza-Sampdoria già gara da dentro o fuori? Sembra molto prematuro pensarlo alla quarta giornata di campionato, ma la sensazione di delusione serpeggia nelle due tifoserie. Soprattutto in quella blucerchiata, che dopo la peggior stagione della sua storia si attendeva una reazione diversa dalla squadra, che però è ultima in classifica in Serie B a zero punti.
Dopo la sconfitta casalinga contro il Cesena, infatti, La Sud e i tifosi sampdoriani hanno intonato a gran voce cori che chiedevano alla squadra di tirare fuori gli attributi, dopo aver rivisto lo stesso film dell’anno scorso in queste prime tre partite. E non sono mancate frasi contro la società doriana. Ma anche a Monza le cose non sono rose e fiori.
Sampdoria, La Sud pretende un cambio rotta, ma anche a Monza la Curva Pieri non fa sconti: striscione fuori dal centro sportivo
Verso Monza-Sampdoria, rabbia dei tifosi anche in Brianza: contestazione per la squadra di Paolo Bianco
LEGGI ANCHE Sampdoria, il fattote Luigi Ferraris non c’è più: quante sconfitte a Genova. I numeri
I brianzoli hanno da farsi perdonare la retrocessione dell’anno scorso, che li ha fatti tornare in Serie B dopo tre stagioni in A. Nelle prime due uscite stagionali i tifosi monzesi hanno fatto sentire il loro appoggio alla squadra, che ha vinto col Mantova e pareggiato col Bari. Ma già alla prima sconfitta, maturata ad Avellino in questa terza giornata di campionato, la Curva Davide Pieri hanno appeso uno striscione fuori dal centro sportivo, con la scritta: “Fuori i c… o via dai c…”.
Un messaggio chiaro che lascia intuire come le sconfitte non siano tollerate da una piazza che vuole ritornare in Serie A dopo solo un anno. Monza-Sampdoria, dunque, vedrà fronteggiarsi due squadre che hanno bisogno di una vittoria per rimettersi in carreggiata, in cui Massimo Donati si gioca una larga fetta di panchina. E le squadre saranno spinte dalle rispettive tifoserie che non vogliono più avere a che fare con sconfitte.