Tra mercato, ingaggi e rivoluzioni, in estate le politiche di Sampdoria e Cesena sono state simili: tutti i numeri delle due squadre
Sabato 13 la Sampdoria ospiterà il Cesena al Luigi Ferraris. Blucerchiati e romagnoli sono arrivati all’inizio del campionato dopo una profonda rivoluzione della rosa: undici gli acquisti per Massimo Donati, addirittura tredici per il tecnico dei bianconeri Michele Mignani, confermato rispetto alla scorsa stagione.
Le due dirigenze, come sottolinea Il Secolo XIX, hanno scelto di abbassare il monte ingaggi. La Sampdoria ha acquistato o preso in prestito calciatori con stipendi inferiori rispetto a quelli della scorsa stagione e questa politica di cost-cutting si è vista anche nella scelta dell’allenatore: Nathan Walker aveva messo a disposizione 130.000 euro netti per Donati, che è leggermente sopra questo parametro.
Sampdoria, meno di 500.000 euro per i cartellini: il Cesena…

Sopralluogo: Jesper Fredberg (c.e.o. Area Football Sampdoria)-Andrea Mancini (d.s. Sampdoria)
Sampdoria-Cesena, il confronto tra rivoluzioni e mercati a costo zero: tutti i numeri
Una rivoluzione a costo quasi zero per la Sampdoria, che al momento ha speso solo per i cartellini di Andrei Coubis (150.000 euro di obbligo di riscatto) e Victor Narro (250.000 euro). Il Cesena, di contro, ha fatto nove acquisti a titolo definitivo, di cinque svincolati, e quattro prestiti a titolo gratuito. Nessuna spesa, quindi, sostenuta per portare nuovi calciatori in Romagna.
Politica simile anche sugli Under 23 e, come detto, sugli ingaggi. In totale, il Cesena lo ha portato a circa 11/12 milioni di euro, meno di quello dei blucerchiati e in calo rispetto alla scorsa stagione.