Dopo la dolorosa scomparsa della Sampdoria Women, la capitana Stefania Tarenzi è tornata in campo superando anche l’infortunio: prima apparizione col Vicenza
Stefania Tarenzi è ripartita. Ha superato con forza quel brutto infortunio al ginocchio subito a settembre 2024, che le ha impedito di dare il suo contributo alla Sampdoria Women nella sua stagione più difficile, culminata poi (sul campo) con la retrocessione in Serie B femminile. Ha superato la più dolorosa scomparsa proprio della squadra blucerchiata, che non è stata iscritta alla seconda divisione del calcio delle donne e ripartirà dall’Eccellenza.
Tarenzi, a 37 anni e dal giorno zero capitana della Sampdoria Women, sarebbe rimasta ancora a lungo a Genova. Ma la mancata iscrizione della squadra ha fatto sì che anche lei, come le altre senatrici (Re, Pisani, Fallico), abbia dovuto dire addio al blucerchiato, con tristezza e rabbia. La giocatrice, però, è stata più forte anche di questo. Ed è riuscita a tornare in campo per un’altra stagione.
Sampdoria Women, debutto per Stefania Tarenzi col Vicenza: l’ex capitana torna in campo dopo un anno
Ex Sampdoria Women, comincia il nuovo capitolo della capitana Stefania Tarenzi: la squadra
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, Enrico Nicolini: un errore non tenere Giuseppe Sibilli…
Il 6 settembre 2025, infatti, Stefania Tarenzi ha fatto il suo debutto nel Vicenza Women, squadra di Serie B femminile che ha giocato contro Arezzo la prima giornata di campionato. Una sconfitta per 2-1 che però non ha oscurato il ritorno in campo dell’ex capitana blucerchiata, subentrata nel secondo tempo. Per lei è stato soprattutto il ritorno in campo dopo l’infortunio, visto che non giocava una partita ufficiale dall’agosto 2024. Un’altra vittoria della sua carriera, che a 37 anni l’ha messa davanti a una dura prova per qualsiasi calciatrice o calciatore.
È stata, poi, l’apertura di una nuova parentesi della sua vita da calciatrice, che probabilmente lei avrebbe voluto concludere a Genova, con la maglia più bella del mondo. Ma questo è solo un grande, bel capitolo chiuso nel peggiore dei modi. Ora è tempo, per Tarenzi, di scriverne un altro.