La Sampdoria non decolla, secondo Milano Finanza, Joseph Tey cerca soldi a Wall Street per uscire da Ryde Group società di sharing di auto
La Sampdoria continua nelle difficoltà avute nella scorsa stagione, tre sconfitte nelle prime tre partite di stagione tra campionato e Coppa Italia, ma non è l’unico pensiero per Joseph Tey. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il misterioso investitore asiatico Joseph Tey risulta avere a che fare anche con una società quotata in borsa. Si tratta di Ryde Group, una società di sharing di auto e di consegne che opera a Singapore ma che ha sede alle Cayman. Scambiato al Nyse (New York Stock Exchange), il titolo del gruppo è in profondo rosso e ha perso circa il 95% del suo valore dall’IPO (offerta pubblica iniziale) di marzo 2024.
Il grafico dell’andamento in borsa è piatto da ormai un anno, quando, a inizio settembre 2024, l’azione raggiunse improvvisamente un valore superiore ai 20 dollari per poi crollare in pochi giorni sotto quota 1 dollaro, livelli a cui scambia tutt’ora.
Sampdoria e Ryde Group, le preoccupazioni di Joseph Tey
Sampdoria, Milano Finanza: Joseph Tey cerca soldi a Wall Street. Il motivo
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, dalla Germania promuovono l’arrivo di Dennis Hadžikadunić. Il commento
Nei giorni scorsi, Ryde Group ha depositato alla Sec americana, l’equivalente della Consob italiana, un lungo documento con il quale comunica due cose: la prima è la volontà di «raccogliere nuovo capitale, emettendo, in più tranche e nel tempo, fino a 100 milioni di dollari in azioni di Classe A, obbligazioni, warrant, diritti o combinazioni di questi strumenti, la seconda invece è consentire a un azionista esistente, identificato in Octava Fund Limited e quindi anche in Tey, di rivendere fino a 8 milioni di azioni di Classe A che già possiede. Da questa vendita la società non riceverà denaro»
Ryde Group, nonostante le difficoltà, proverà a chiedere al mercato di Wall Street fino a 100 milioni di dollari, per liquidare la partecipazione di Tey. Molto difficile però immaginare che l’operazione, se mai dovesse essere lanciata, possa avere successo.