Jesper Fredberg ha spiegato in che modi sono divisi i ruoli alla Sampdoria, anche sul calciomercato, tra lui, Walker, Fiorella e Mancini
Una lunga intervista quella che Jesper Fredberg, Ceo Area Sport della Sampdoria, ha rilasciato ai canali ufficiali blucerchiati. Quello estivo è stato il primo calciomercato condotto dal nuovo dirigente insieme ad Andrea Mancini, direttore sportivo, e a Nathan Walker, voce e referente della proprietà, nonché, ufficialmente, rappresentante degli azionisti.
Ma come sono suddisive le mansioni? Lo ha spiegato proprio Fredberg, che ha parlato di interfecciarsi con il management e di aiutarsi anche con Walker, ormai sempre più al centro delle decisioni di casa Sampdoria:
Sul lato sportivo sarò io a prendere ogni decisione, interfacciandomi con il management. Ci aiutiamo. Walker ci può dare indicazioni e info utili per migliorare il club, ma senza nessuna interferenza.
Calciomercato Sampdoria, la divisione dei ruoli tra Fredberg e Mancini
Sampdoria, Jesper Fredberg: ecco come lavoriamo io e Andrea Mancini
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Nessuna interferenza però. Sono due i CEO nella Sampdoria: da una parte Fredberg, dall’altra Raffaele Fiorella, per una divisione dei compiti che serve a dare ancora più stabilità e competenze alla dirigenza:
Ci sono due ceo, uno per la parte sportiva (Fredberg) e uno per quella corporate (Fiorella) e penso che sia giusto così, perché il club, che già è grande, si vuole ingrandire. Ed è giusto che ci sia qualcuno sopra al quale riportare le cose.
Non si tratta di controllo, ma di un modo di confrontarsi. Il coinvolgimento della proprietà, secondo Fredberg, dà maggiore forza:
Non è un controllo, ma un modo per confrontarsi. Penso che quanto più comunichiamo all’interno, tanto più il gruppo squadra ne trarrà benefici. Per me il coinvolgimento diretto della proprietà oltre a essere di per sé positivo dà forza.
Come hanno lavorato lui e Andrea Mancini?
Abbiamo fatto un enorme lavoro di squadra, penso di avere visto più Andrea (Mancini) che mia moglie negli ultimi 60 giorni. Una collaborazione strettissima sfruttando tutti i mezzi a nostra disposizione, video, live, dati, rete, i nostri contatti. Penso che nel calcio non ci sia nessuna garanzia che una cosa funzioni meglio di un’altra. Ma in ambito europeo, i dati sono utilizzati da tutti. Non è vero che è un computer a scegliere un calciatore.