Fabrizio Ravanelli ha parlato dell’ex Sampdoria Luca Vialli, soffermandosi sui tempi passati alla Juventus sotto la gestione Moggi…
L’ex calciatore Fabrizio Ravanelli ha voluto ricordare l’ex Sampdoria (tra le altre) Gianluca Vialli in una lunga intervista, soffermandosi sull’esperienza insieme alla Juventus e sul valore umano dell’amico. Ecco alcuni estratti delle dichiarazioni rilasciate ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
Quanto le manca Vialli?
Tantissimo, come a tutti. Penso spesso a lui
Insieme avete vinto la Champions del 1996, ai rigori contro l’Ajax
Formavamo una grande coppia, pressavamo come dannati. Ho appena rivisto la replica di una nostra vittoria per 2-0 a San Siro contro il Milan di Capello, con gol mio e di Vialli. Non eravamo soltanto attaccanti, rientravamo fino ai limiti della nostra area per difendere e riconquistare palla. Questa era la Juve di Marcello Lippi, un 4-3-3 meraviglioso, totale. Con Lippi il rapporto era diretto, senza filtri, ci si diceva le cose in faccia. Ho giocato con Vialli, Robi Baggio e Del Piero. Anni incredibili
Le parole dell’ex compagno di Gianluca
Ex Sampdoria, Fabrizio Ravanelli ricorda Luca Vialli: se Moggi non ci avesse ceduti avremmo…
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Vinta la Champions, la Juve si “liberò” sia di Vialli sia di lei. Di Gianluca si sapeva, la cessione di Ravanelli al Middlesbrough fu una sorpresa
Era la strategia di mercato della Juve di quegli anni, diretta da Moggi, Giraudo e Bettega. Cedettero Gianluca e me, come poi avrebbero venduto Bobo Vieri, Boksic, Cannavaro, Paulo Sousa, persino Zidane. Erano scelte studiate, individuavano i sostituti con largo anticipo e di solito non sbagliavano. Quanto a me, non dico che mi sentii tradito, ma ci rimasi male, questo sì. Venni colto di sorpresa, non ebbi il tempo di riflettere e in poche ore mi ritrovai al Middlesbrough. Con il senno di poi, forse avrei dovuto oppormi, far valere il contratto che avevo, ma andò così. Sempre con il senno di poi, mi viene da pensare che le due successive finali di Champions, perse dalla Juve contro Borussia Dortmund e Real, magari le avremmo vinte, se Gianluca ed io fossimo rimasti
C’è un giocatore in cui oggi si rivede?
Pio Esposito dell’Inter: mi piace la sua combattività. Se impara a difendere, ad attaccare i difensori come facevamo Vialli ed io… Uno in cui mi sono immedesimato però c’è stato anni fa e parlo di Mario Mandzukic della Juve. Mi ritrovavo proprio nella sua voglia di lottare fino alla fine