Andrea Mancini sogna di fare il ds con papà Roberto allenatore: ha provato anche a portarlo alla Sampdoria nel finale dell’anno scorso
Andrea Mancini, direttore sportivo della Sampdoria, ha un sogno: lavorare insieme a papà Roberto. Lo racconta alla Gazzetta dello Sport in una lunga intervista in cui ripercorre le tappe della sua carriera da dirigente, dagli inizi fino all’arrivo proprio in blucerchiato dove ha contribuito a scoprire Giovanni Leoni, ora passato al Liverpool per ben 37 milioni.
Un sogno che avrebbe voluto già coronare a maggio, ma non era il momento giusto. Andrea, però, ci ha provato:
Fare il ds in un club con mio padre allenatore sarebbe un sogno. Finalmente potrei cazziarlo io per una volta. Non so se accadrà,ma se ci riuscirò ci divertiremo insieme. Ci avevo già provato a maggio scorso, ma per tornare alla Samp non era il momento giusto.
Sampdoria, Mancini e il sogno di lavorare con papà Roberto
Sampdoria, Mancini: io ds e papà Roberto allenatore. Ci ho già provato a maggio…
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Avere avuto un papà importante come Roberto Mancini ha senza dubbio aiutato, anche se la carriera da calciatore non è mai decollata. E’ finita presto, per poi iniziare quella dietro la scrivania:
Oggi sarei un bugiardo se dicessi che essere figlio di Roberto Mancini non mi ha portato dei vantaggi. Mi ha aperto tante porte, da ragazzo e anche da grande, ma poi uno se non vale non va avanti.
La carriera da calciatore è terminata presto:
Ho fatto esperienze ovunque e oggi devo dire che mi sono servite per crescere. Cammino da solo, voglio arrivare e restituire quello che mi ha dato papà.
Era bello avere un papà come Roberto Mancini e assistere dalla tribuna a momenti come gli scudetti dell’Inter o quello con il City:
Sempre in campo o in tribuna, con qualsiasi squadra. Indimenticabile lo scudetto con la Lazio, bellissimi quelli con l’Inter e il City.Tutte squadre rimaste nel mio cuore. Vialli? All’epoca di Gianluca ero troppo piccolo, è stato il padrino di mio fratello Filippo. Mihajlovic era uno di famiglia: con papà hanno fatto una carriera insieme, i suoi figli sono miei fratelli e Arianna ancora oggi è sempre con mia madre. La nostra è stata una vita in comune, anche d’estate.