L’ex Sampdoria Bonazzoli si è conquistato le attenzioni della Serie A per la rovesciata al Milan, gesto tecnico imparato anche da Quagliarella
Un gesto tecnico ha illuminato San Siro nella serata di sabato 24 agosto. Una rovesciata che ha acceso i fari, gonfiato la rete e deciso la partita tra Milan e Cremonese. E l’autore è Federico Bonazzoli, l’attaccante che forse non ti aspetti. Ma che non è nuovo a questo tipo di colpi. Uno se lo ricordano anche i tifosi della Sampdoria, risalente alla stagione 2019/20, quando vestiva i colori blucerchiati e ha segnato all’Udinese proprio in rovesciata.
Un goal pregevolissimo che è valso 3 punti per i grigiorossi di Davide Nicola e ha consentito all’attaccante classe 1997 di prendersi le copertine. E non è un caso se già alla Sampdoria ha imparato a realizzare reti di questo genere. Perché allora aveva accanto a sé un maestro non da poco di gesti atletici così: Fabio Quagliarella. E infatti Bonazzoli, in un’intervista a Sky Sport, ha ammesso di aver cercato di rubare al capitano doriano qualche trucchetto da fare sotto porta:
Il mio idolo è sempre stato Zlatan Ibrahimovic. Crescendo l’ho visto giocare e provare tutti questi colpi a effetto, che mi hanno sempre affascinato. Ho avuto anche la fortuna e il piacere di giocare con Fabio Quagliarella alla Sampdoria, da lui ho cercato di rubare qualche segreto
Ex Sampdoria, Bonazzoli: “Rovesciata? Ho cercato di rubare qualche segreto a Quagliarella”
Ex Sampdoria, Federico Bonazzoli: rovesciata contro il Milan? Merito di Quagliarella…
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Ibrahimovic e Quagliarella non sono due esempi da poco. In casa del primo ha segnato questa rovesciata, mettendosi in mostra in un San Siro pieno per l’esordio in campionato di Max Allegri. Mentre col secondo si è allenato a più ripetizioni, tra il 2016 e il 2022, finendo però spesso in prestito altrove.
Solamente nella stagione 2019/20 Bonazzoli ha giocato un’anno intero con il blucerchiato indosso, mettendo a segno 6 reti in 19 partite di Serie A. Tra cui proprio quella rovesciata all’Udinese che non è stata però l’ultima della sua carriera. A riprova che anche lui ha questi colpi e, a furia di lavorare giorno dopo giorno con Quagliarella, ha saputo anche migliorarli. Fino a decidere una partita al Meazza.