L’esordio stagionale in Coppa Italia vede Spezia e Sampdoria arrivare in modo opposto alla sfida del Picco: bianchi in continuità tecnica, di nuovo in costruzione i blucerchiati
La Coppa Italia è alle porte per Sampdoria e Spezia. La sfida del “Picco” di lunedì 18 agosto, programmata alle 18:30, sarà per entrambe l’esordio stagionale. E ci arrivano in modi molto diversi, quasi opposti. A partire da come hanno finito la scorsa annata: aquilotti perdenti della finale playoff, blucerchiati vincenti ma dello spareggio playout. Bianchi alla ricerca di conferme, doriani di riscatto.
Ma soprattutto è una sfida che mette una davanti all’altra la continuità e la rivoluzione. Lo Spezia sta procedendo in linea con il campionato passato, come sottolinea il Secolo XIX. In primis confermando l’allenatore, Luca D’Angelo, dopo un gran lavoro compiuto. La Sampdoria, dal canto suo, sta attuando un altro cambiamento radicale, in panchina e in squadra. Massimo Donati è la novità, un allenatore alla prima esperienza in Serie B dopo i quattro tecnici della scorsa stagione. E poi la squadra, molto cambiata.
Va detto che anche lo Spezia ha avuto vari cambiamenti: per esempio nella proprietà, con RAM Spezia Holdings che ha acquisito tutto il pacchetto azionario. La squadra di quest’anno, rispetto a quella che ha giocato la finale playoff contro la Cremonese, non ha più elementi come Francesco Pio Esposito, Nicolò Bertola, Salvatore Elia e Stefano Gori. Ma lo zoccolo duro della rosa è rimasto, con la stessa identità tecnica di squadra che il tecnico abruzzese vuole trasmettere.
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A Genova, invece, è in atto una grande trasformazione rispetto alla rosa che ha giocato i playout contro la Salernitana. Via Bartosz Bereszynski, Fabio Borini, Marco Curto, M’Baye Niang (che, come Beruatto, non c’era agli spareggi) Giuseppe Sibilli, Gerard Yepes, tra gli altri. Poi Melle Meulensteen e Ronaldo Vieira, le prime cessioni di questo calciomercato, insieme a Gennaro Tutino e Samuel Ntanda.
Una rivoluzione che segue quella già avvenuta nella scorsa estate, quando Pietro Accardi ha cercato di costruire una rosa ambiziosa per salire in Serie A. E adesso Jesper Fredberg e Andrea Mancini stanno lavorando per rinforzare la squadra cambiando ancora le pedine a disposizione dell’allenatore, procedendo più sotto traccia rispetto all’ex ds, ma attuando comunque una profonda trasformazione.
Saprà vincere contro la continuità che sfoggia lo Spezia? La parola al campo tra poco più di 24 ore. L’importante, però, è che questa rivoluzione blucerchiata paghi alla lunga, nel corso della stagione, gettando (si spera) le basi per maggiori certezze nei prossimi anni.