La Sampdoria ancora a caccia di qualità in attacco, Donati attende dal calciomercato il numero 10 della squadra. L’indizio arriva proprio dai numeri di maglia
A caccia del numero 10. La squadra della Sampdoria deve ancora essere completata e, in alcune posizioni, Massimo Donati ha bisogno di rinforzi il prima possibile. Per esempio nel ruolo di trequartista, dove nonostante gli arrivi di Marvin Cuni e Victor Narro ancora i blucerchiati stanno cercando di acquistare un calciatore.
Un indizio di questa situazione arriva anche dai numeri di maglia, che ancora non sono stati ufficializzati ma già assegnati ai giocatori attualmente in squadra. Anche perché manca poco all’esordio stagionale contro lo Spezia. Come rivela il Secolo XIX, la maglia numero 10, lasciata libera da Gennaro Tutino dopo il suo trasferimento all’Avellino, non ha ancora un detentore. Né Cuni, né Coda né Narro se ne sono impossessati. Nemmeno Estanis Pedrola, che avrebbe scelto la 11. La maglia più iconica, più pesante e importante di qualsiasi squadra di calcio aspetta ancora chi, alla Sampdoria, la voglia e possa indossare. E potrebbe essere il calciomercato a portare a Genova il prossimo diez doriano.
Calciomercato Sampdoria, la maglia numero 10 per ora è libera: aspetta Cherubini o Pafundi?
Calciomercato Sampdoria, Massimo Donati aspetta il suo numero 10. L’indizio
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Ci sono alcuni indiziati su chi potrebbe essere l’erede di Tutino. Per esempio Luigi Cherubini, il 2004 della Roma che i blucerchiati stanno seguendo ormai da settimane e per il quale, da un momento all’altro, si attende il via libera di Gian Piero Gasperini.
Oppure c’è Simone Pafundi, il talentino dell’Udinese classe 2006 che Andrea Mancini sta provando a strappare alla concorrenza dell’Empoli. La Sampdoria è forte su di lui, con i toscani è un testa a testa che vede sorpassi e controsorpassi ogni giorno. Si vedrà, probabilmente settimana prossima, chi è in grado di spuntarla.
Sono soprattutto Cherubini e Pafundi, due giovani talentuosi ed estrosi, i principali eredi della numero 10 della Sampdoria. Che resta ancora lì in attesa di qualcuno che si prenda l’onore e l’onere, oltre che le doti tecniche e carismatiche, di indossarla.
