Massimo Coda ripercorre la stagione difficile alla Sampdoria, con cui ha lottato per la salvezza come non faceva dai tempi…della Salernitana
Il 22 giugno la Sampdoria ha terminato definitivamente la stagione peggiore della sua storia. Quella che, solo un mese e nove giorni prima, aveva avuto come epilogo la prima retrocessione di sempre in Serie C per i blucerchiati. Poi, fortunatamente, la seconda occasione, con la salvezza conquistata a Salerno, in un’Arechi in protesta.
Un campionato finito con un sospirone di sollievo, partito però con ben altri obiettivi. Quelli che si aspettava Massimo Coda quando ha deciso di lasciare il Genoa per approdare a titolo definitivo alla Sampdoria, preferendo i blucerchiati al ritorno, per il secondo anno, alla Cremonese. Il bomber più prolifico della Serie B insieme a Stefan Schwoch, invece, ha dovuto disputare una stagione complicata insieme a tutti i compagni, durante la quale ha segnato 9 goal tra stagione regolare e playout.
Coda ripercorrendo quest’annata nell’intervista rilasciata a Sportweek, confessa che era da molto che non lottava così per salvarsi:
È stata un’annata difficile ma almeno l’obiettivo minimo l’abbiamo raggiunto. Era dai tempi di Salerno che non lottavo per le zone così basse, non è stato semplice. La cosa più difficile di quest’anno? Gli allenamenti, non sapendo se avremmo dovuto giocare il playout con la Salernitana oppure no. È stato pesante: dovevamo cercare di fare i professionisti, però è chiaro che dai qualcosa in meno. Ma una volta uscite le date ci siamo messi sotto
Sampdoria, Coda: “Era dai tempi di Salerno che non lottavo per zone così basse. La cosa più difficile? Allenarsi senza sapere se avremmo giocato i playout”
Sampdoria, Massimo Coda: era da tanto che non lottavo per la salvezza
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Proprio con la Salernitana, a cui ha segnato il primo dei due goal con cui i blucerchiati si sono portati in vantaggio all’Arechi, è l’ultima volta che Coda si era ritrovato a lottare per non retrocedere. Era la stagione 2015/16 e i suoi 15 goal in 40 presenze non erano bastati ai campani per evitare i playout contro la Virtus Lanciano. Che poi è stata battuta sia all’andata sia al ritorno, anche con ben due goal del bomber di Cava dei Tirreni. Il quale ha sempre saputo segnare, anche in momenti decisivi e tesi come gli spareggi salvezza.
Da allora Coda non aveva più dovuto giocare per non retrocedere in Serie C, ma a suon di goal ha sempre trascinato verso l’alto le sue squadre. Alcune anche alla promozione in A, come Lecce, Benevento e Genoa. Alla Sampdoria, invece, è ripiombato in basso, sperimentando di nuovo cosa significhi essere a un passo dal baratro.