Marco Silvestri ripercorre i sei mesi alla Sampdoria e non le manda a dire sul modo in cui si è sentito trattare a Genova
Una delle situazioni più esemplificative di quel che è stata l’ultima stagione della Sampdoria è quella che riguarda i portieri. Tanti, troppi quelli che si sono avvicendati tra i pali blucerchiati, alcuni vittime di infortuni seri più di quanto si potrebbe prevedere in un campionato di un club. Altri, invece, hanno salutato dopo poco e per altri motivi, non di natura fisica.
Uno di questi è Marco Silvestri, arrivato a Genova l’ultimo giorno di calciomercato estivo e partito già in quello invernale. Fortemente voluto da Andrea Sottil, che già lo aveva conosciuto dai tempi di Udine, il classe 1991 è stato l’ultimo rinforzo, giunto in blucerchiato per sostituire l’infortunato Simone Ghidotti (il cui secondo era Paolo Vismara). Ma la sua stagione alla Sampdoria è durata 7 partite di campionato e una di Coppa Italia (il derby), prima che fosse messo da parte e, poi, fuori squadra. In particolare dopo l’addio di Sottil e l’arrivo di Leonardo Semplici.
Ora, a distanza di sei mesi, in un’intervista a Tuttosport Silvestri torna sul periodo genovese, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe:
Nell’ultimo anno mi volevano Monza e Cagliari, ma l’Udinese chiedeva soldi per liberarmi e così sono andato l’ultimo giorno alla Samp. Lì non c’è stata chiarezza da parte loro: rientravo dall’operazione al polpaccio e dovevo ancora recuperare, invece mi hanno buttato subito nella mischia senza che avessi recuperato del tutto. Facciamo comunque una striscia di risultati positivi, dopo la quale vengo lasciato fuori, nonostante contro il Palermo fossi stato eletto migliore in campo. Sono stato trattato male: così decido di andare via e a gennaio ho firmato con l’Empoli
Ex Sampdoria, Marco Silvestri: “Lasciato fuori all’improvviso, a Genova mi hanno trattato male. Non sono un portiere finito”
Ex Sampdoria, Marco Silvestri duro: a Genova poca chiarezza, mi hanno trattato male…
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, settore giovanile in stand-by: alcuni giovani usati per fare cassa? Tutti i nomi
Anche in Toscana l’annata non è stata semplice, soprattutto a causa di qualche problema fisico verso il finale e delle difficoltà patite dall’intera squadra. Poi culminate con la retrocessione. Ma Silvestri si oppone a chi dice che ormai è un giocatore finito. E ora, da svincolato, cerca una squadra per dimostrare di essere ancora sul pezzo:
Un campionato non al top può capitare, ma da lì a pensare che sono finito ce ne corre. Sto meglio ora a 34 anni di qualche stagione fa, quando tra Verona e Udinese venivo considerato uno dei migliori portieri della Serie A. Forse qualcuno adesso si è dimenticato di me dopo la retrocessione con l’Empoli, ma sarà uno stimolo in più. Voglio zittire critici e scettici che pensano io sia bollito