La Sampdoria è da undici anni prigionieria di una bugia. Una bugia che fa male e che rende prigionieri anche i tifosi blucerchiati…
Sono ormai undici anni che la Sampdoria è ostaggio di qualcosa o qualcuno. Da quel maledetto 2014 quando, da un’ora all’altra, la famiglia Garrone-Mondini ha pensato bene di liberarsi del famigerato peso, regalando la società al primo che passava per strada.
Da lì le prime bugie. “La discrezionalità che tanto piace alla mia famiglia”… “ha superato tutti i filtri”… “farà meglio di me”. Certo, se l’intento era quello di liberarsi definitivamente della Sampdoria… beh, la strada intrapresa si è rivelata assolutamente quella giusta.
Peccato che invece della brutta fine, che evidentemente qualcuno sperava, ci siamo calati nella peggiore delle agonie. Dalle bugie di Garrone, a quelle di Manfredi. Dalla poca trasparenza delle operazioni di Garrone alle torbide operazioni di Radrizzani e Manfredi.
Da 11 anni nella Sampdoria non si capisce più niente. Da 11 anni la Sampdoria è tormentata da personaggi discutibili che non hanno fatto altro che prendersi gioco di una tifoseria che mai avrebbe meritato tutto questo fango sulle spalle.
In 11 anni abbiamo subito tutto quello che in 68 nessuno era riuscito neppure a ipotizzare.
Sampdoria, non c’è pace da troppo tempo…
Sampdoria, da 11 anni prigionieri di una bugia…
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E il peccato originale parte sempre da chi, nel giugno del 2014, ha dato inizio alla prima fase di un declino inesorabile fatto di bugie e illusioni che non hanno fatto altro che rendere il tutto ancora più estenuante.
Salvati, si fa per dire, dal fallimento e scampata la serie C sul campo siamo punto e a capo. Tutto fermo… tutto tace e nel giro di poche settimane le belle parole di Manfredi hanno fatto la stessa fine di un pallone che finisce sul palo al 90esimo sullo 0-0 in casa… in una finale playoff.
Questa gestione, che tante similitudini comincia ad avere con quella precedente, è fatta di gente che sparisce, di personaggi inadeguati al ruolo che si inventano professionisti, di promesse e speranze gettate in pasto a tifosi che forse oggi sono finalmente saturi.
La Sampdoria è diventata, ormai da troppo tempo, terra di nessuno. E ora è davvero arrivato il momento di farla finita. Grazie per il salvataggio momentaneo e arrivederci a mai più. Cari Tey, Manfredi e compagni, se davvero volete salvare la Sampdoria fatevi da parte lasciando a questa società la dignità che, prima di questo lungo decennio, l’ha sempre contraddistinta.