Il Tribunale Federale Nazionale ha pubblicato le motivazioni con cui ha respinto il ricorso della Salernitana
Il Tribunale Federale Nazionale ha espresso le motivazioni per cui ha respinto il ricorso della Salernitana in merito al rinvio del playout contro il Frosinone e alla successiva riprogrammazione contro la Sampdoria invece che con il Frosinone.
La decisione ufficiale era arrivata il 19 giugno 2025, mentre il 13 giugno era stata respinta l’istanza cautelare, dando così il via libera alla disputa del doppio playout contro la Sampdoria. Nel lungo comunicato diffuso dal Tribunale appaiono chiare le motivazioni per cui il ricorso della società campana non ha avuto buon esito.
Salernitana, il comunicato del Tribunale sulle motivazioni
Salernitana, ricorso “infondato”: le motivazioni del Tribunale Federale Nazionale
Si legge, all’interno del comunicato, che “il principio della c.d. ragione più liquida, applicabile anche al processo sportivo, suggerisce di vagliare i profili di infondatezza delle domande della ricorrente, siccome di manifesta e immediata evidenza”.
E ancora, in riferimento ai due comunicati impugnati dalla Salernitana – quello del 18 maggio sul rinvio e quello del 5 giugno che ufficializza il playout con la Sampdoria – emergono i crireri di infondatezza delle richieste della Salernitana:
Dallo stesso letterale tenore degli atti discende l’infondatezza delle doglianze di parte.
Lungi dall’essere fondati su inconsistenti basi giuridiche, entrambi i Comunicati si basano sul dettato dell’art. 27.2 dello Statuto LNPB, che espressamente prevede la facoltà del Presidente di disporre, sia d’ufficio sia a seguito di richiesta di una o entrambe le società interessate, la variazione della data, dell’ora dell’inizio e del campo delle singole gare.