La Sampdoria deve abbassare il monte-ingaggi: in settimana incontro con gli agenti, si vuole evitare un’altra fideiussione di Joseph Tey
Matteo Manfredi sta attuando un’operazione di taglio dei costi. La scorsa stagione la Sampdoria ha speso troppo – e male – per non avere risultati e quest’anno dovrà diminuire le spese. A cominiciare dal monte-ingaggi, che va tagliato e non di poco rispetto alla passata stagione. Dal 1° luglio si abbasserà notevolmente, ma ancora non basta.
Sarà quella la data entro cui i calciatori professionisti sotto contratto passeranno da 53 a 34, con il monte-ingaggi complessivo che, stando all’ultimo ricalcolo, scenderà dai 23 dello scorso giugno a 15. Una cifra nettamente inferiore, ma lontana dai 9 di salary cap imposti dalla Serie B.
Sampdoria, il monte-ingaggi è un problema
Sampdoria, monte-ingaggi da 15 milioni, ma non basta: convocati gli agenti dei calciatori. Ecco la cifra per non chiedere la fideiussione a Joseph Tey
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In questi giorni, scrive Il Secolo XIX, Andrea Mancini, il direttore sportivo, dovrà operare sulle uscite e su tagli e rimodulazione degli ingaggi. Sarà, infatti, convocata una riunione con gli agenti di tutti i calciatori per definire la strategia ed eventuali cessioni.
Ma come ha fatto la Sampdoria lo scorso anno ad avere stipendi così alti? La Lega di Serie B consente di sforare sul salary cap tramite la garanzia del 40% che deve avvenire attraverso una fideiussione. Il primo controllo sarà il 31 luglio, il secondo il 31 agosto.
Manfredi vuole evitare di chiedere a Joseph Tey ulteriore garanzie, ulteriori soldi. Per questo Andrea Mancini dovrà essere bravo a operare nel taglio dei costi e degli stipendi, pur mantenendo alto il livello competitivo di una squadra che dovrà puntare alla Serie A.