Il taglio dei costi può coinvolgere anche il Cda della Sampdoria: intanto Michele Uva smentisce il suo arrivo come direttore generale
In attesa di capire chi sarà il nuovo allenatore della Sampdoria, dalle parti di Bogliasco continua la progettazione della prossima stagione. Dovrà essere quella del riscatto, ma anche del taglio dei costi di una società che ha speso decisamente troppo in relazione ai risultati ottenuti.
Ci saranno tagli su tutti i fronti. Dal budget per l’allenatore al monte ingaggi, passando anche per i compensi del Cda. Le dimissioni di Maheta Matteo Molango, terzo membro del Cda dopo Manfredi e l’ad Raffaele Fiorella, obbligano il presidente a cooptare, a breve, un altro consigliere. Il numero minimo – da statuto – è di tre.
Sampdoria: tra Cda e la smentita di Michele Uva
Sampdoria, Matteo Manfredi riduce il costo del Cda: e su Michele Uva…
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Stando a quanto riporta Il Secolo XIX, i tagli potrebbero coinvolgere anche il compenso del Cda, al momento sui 500.000 euro a esercizio suddivisi non pariteticamente. Oltre alla questione Molango, da sistemare c’è anche quella relativa al direttore generale.
Michele Uva, su cui erano circolate voci, proprio al quotidiano genovese ha smentito un suo possibile arrivo alla Sampdoria. E’ impegnato come delegato ufficiale dell’Uefa per l’organizzazione di Euro 2032:
Non ho mai avuto contatti e non ho intenzione di cambiare posizione, anche alla luce dell’importanza dell’incarico ricevuto dall’Uefa di delegato ufficiale presso il Comitato Organizzatore italiano per gli Europei del 2032.