Alberico Evani ha raccontato come ha portato la Sampdoria alla salvezza: il periodo in blucerchiato è stato molto duro, anche per le condizioni pregresse
Alberico Evani e Attilio Lombardo hanno salvato la Sampdoria. Il loro intervento, insieme a quello di Andrea Mancini, ha contribuito a vincere il playout e a rimanere in Serie Bkt. Come racconta l’ormai ex tecnico, tutto nasce a lontano. Dalla partita con lo Spezia, quando Chicco era in tribuna:
Sono andato spesso a vedere lo Spezia. C’ero anche con la Samp, ho visto Invernizzi, abbiamo fatto la foto e l’ho pubblicata. Mancini mi chiama e mi chiede se la Samp si sarebbe potuta salvare: ho detto sì. Il giorno dopo mi ha speigato la sua idea e gli ho detto sì di pancia, per l’affetto verso la piazza. Un’altra squadra in quella situazione non l’avrei mai accettata.
E’ stato un lavoro duro, come conferma a La Gazzetta dello Sport. Un lavoro che ha prosciugato Evani, che ha dato tutto, insieme al suo staff, per arrivare a salvare la Sampdoria:
La salvezza mi ha prosciugato le energie mentali, ma mi ha dato grandi soddisfazioni per l’affetto che i tifosi continuano a manifestarmi e per i giocatori. Non ho più avuto una vita. Ho trascurato tutto per togliere questa squadra dagli impicci. Il compito era molto complicato.
Sampdoria, Alberico Evani: la situazione era critica
Alberico Evani: per la Sampdoria non ho più avuto una vita, questa salvezza mi ha prosciugato
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La situazine era critica. La condizione psicofisica della squadra era a terra e lui e Lombardo hanno dovuto ricaricare rigenerare una squadra ormai rassegnata alla retrocessione:
C’era poco da preparare. Ho cercato di ricaricare e rigenerare una squadra rassegnata, con il morale sotto i tacchi. Ho cercato di dare un gioco più corale, secondo le mie idee e in base alle caratteristiche dei gocatori. La situazione era critica. La classifica brutta e la condizione psicofisica a terra. Dal primo giorno, però, mi hanno dato totale disponibilità.
Sul campo, però, è arrivata la retrocessione. La Sampdoria ha fatto 9 punti, vincendo anche due scontri diretti. L’unica sconfitta è stata contro la Carrarese: non si poteva rimediare ai guai precedenti. E quel goal sbagliato da Niang a Castellammare…
Abbiamo fatto 9 punti, vincendo due scontri diretti con Cittadella e Salernitana. Abbiamo preso pochi goal rispetto a prima e trovato ordine. Non potevamo rimediare ai guai del passato: di più non potevamo fare. Il goal di Niang a Castellammare? Lo rivedo ancora di notte.
Già. La Juve Stabia. La partita rinviata per la morte di Papa Francesco:
Se quella giornata si fosse giocata il 21 aprile non saremmo andati a Carrara scarichi. E alcuni risultati non ci sarebbero stati…