L’intossicazione alimentare della Salernitana ha fatto scattare le indagini: verrà analizzato il cibo, ma l’Asl 3 assolve l’hotel di Genova
Il caso dell’intossicazione dei tesserati della Salernitana (21 in totale, tra cui 8 calciatori) ha fatto muovere la Digos, ma anchee i tecnici di igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl 3. E, come scrive La Repubblia, non è da escludere che possa arrivare anche un’indagine da parte della stessa Procura di Genova su quanto accaduto.
In attesa, però, che venga analizzata la cena preparata dal Novotel di Sampierdarena e per cui ci vorrà qualche giorno, le prime indagini portano a una leggerezza da parte della stessa Salernitana. Il problema sarebbe stato, infatti, nella conservazione e nel trasporto del pasto preparato dall’hotel, che era di competenza del club campano.
Intossicazione Salernitana, responsabilità del club?
Intossicazione Salernitana, l’Asl 3 assolve l’hotel di Genova: responsabilità del club nella cattiva conservazione del riso
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La Digos, nella mattinata di lunedì 16 giugno, si è recata nel luogo dove la cena è stata preparata. Lì il direttore Gabriele Manco ha spiegato di aver consegnato il riso alle 16 in monoporzioni, come richiesto dalla stessa Salernitana. E’ arrivata poi l’Asl 3 che ha ispezionato cucina e ambienti, non rilevando criticità.
Il cibo verrà analizzato, ma aver preso in consegna i cestini alle 16 e averli consumati a mezzanotte fa sì che tutto ruoti intorno alla conservazione del riso. Secondo quanto raccolto dal quotidiano, i cestini sarebbero stati trasportati in minivan climatizzati e lasciati poi in spogliatoio climatizzato. Non in frigorifero. E questo avrebbe favorito lo sviluppo di batteri.