La Sud è tornata al Luigi Ferraris per il playout con la Salernitana solo per la Sampdoria e la sua maglia, nessun altro. Lo striscione appeso poco prima del fischio d’inizio
Solo per la maglia, per la sua storia. Per la Sampdoria. Lo avevano detto i gruppi de La Sud nell’annunciare il ritrovo in Via del Piano, due ore prima del playout contro la Salernitana. E lo avevano già fatto capire il 3 giugno, quando si erano ritrovati sempre lì, a due passi dalla Gradinata sampdoriana, e avevano ufficializzato la decisione di entrare al Luigi Ferraris in occasione dello spareggio salvezza d’andata.
Dopo riflessioni attente, hanno deciso di mettere da parte la delusione e la rabbia per una stagione disastrosa, entrando sugli spalti a tifarla ancora per 180 minuti. Ha vinto in loro l’amore per la Sampdoria. Intesa come squadra, maglia, storia. Non per chi adesso nella Sampdoria, dalla squadra alla società, opera e lavora.
E La Sud ha voluto ribadirlo proprio all’interno del Ferraris, a pochi minuti dall’inizio del playout. Appena prima che risuonasse Lettera da Amsterdam, gli ultras appeso uno striscione che recitava “Se siamo qui è solo per Lei“ e, nel mezzo, un grande stemma della Sampdoria. Un messaggio che non lascia spazio a equivoci. La posizione del tifo organizzato sampdoriano, nei confronti dei giocatori e della società, non sembra mutato.
Sampdoria-Salernitana, La Sud: “Se siamo qui è solo per Lei”. E spunta anche un messaggio per Manfredi
FOTO – Sampdoria-Salernitana, La Sud al Luigi Ferraris solo per la maglia. Lo striscione
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In linea con questo, durante il riscaldamento, è rispuntato uno striscione a firma dei soli Fedelissimi, che già era stato appeso fuori dalla Gradinata Sud alcuni giorni fa. Un messaggio diretto al presidente Matteo Manfredi: “Dirigenti competenti e basta fallimenti“. Una forte richiesta al vertice del club, perché fin dall’inizio della prossima stagione dia avvio a un rinnovamento dei suoi collaboratori in dirigenza e si svolti la tendenza che ha portato a questa situazione drammatica.
Insomma, La Sud e i sampdoriani sono tornati allo stadio consci dell’importanza di questa partita, per stare vicini alla Sampdoria nel momento di maggiore bisogno. Ma non dimenticano quanto accaduto. E infatti è andata di nuovo in scena la pratica di cantare cori durante la lettura dei nomi dei giocatori da parte dello speaker Samuele Maragliano. Perché, hanno detto i gruppi organizzati, la ferita di Castellammare di Stabia non si cancellerà dai cuori dei tifosi. Forse, però, si può cancellare dalla classifica. E allora, per amore della Sampdoria e della sua storia, ecco di nuovo bandiere, maglie e voci sugli spalti di Marassi, al loro posto, pronti alla battaglia.