Un altro attacco alla Sampdoria: questa volta dall’onorevole Andrea De Simone, membro del club Salernitana Parlamento
Ancora attacchi alla Sampdoria. Quegli attacchi da cui si è difeso, con un comunicato ufficiale, Matteo Manfredi e che non cessano. Sono arrivati da Massimo Cellino, dagli organi di stampa e adesso anche dall’Onorevole Andrea De Simone, membro del club Salernitana Parlamento.
Anche dal Parlamento, quindi. La Sampdoria continua a essere accusata per presunti disegni o favoritismi dopo la decisione del Tribunale Federale Nazionale di dare 8 punti di penalizzazione al Brescia (4 quest’anno e 4 il prossimo). Decisione che, se confermata in Corte d’Appello, salverebbe i blucerchiati e li manderebbe al playout.
Sampdoria, accuse e illazioni anche dall’onorevole De Simone
Sampdoria, accuse anche dal Parlamento, l’onorevole De Simone: il playout è un truffa, i blucerchiati non possono retrocedere
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Il pensiero dell’onorevole De Simone è duro, durissimo. Le solite accuse su dietrologie che favorirebbero i blucerchiati. Con il playout definito una truffa e la Sampdoria che, con il pareggio di Castellammare e la retrocessione, avrebbe complicato le cose:
NESSUNA ALTRA PARTITA,SI PONGA FINE ALLA TRUFFA PLAYOUT
Quella dei ragazzi della curva sud è la strategia più giusta di fonte ad un grande imbroglio, una truffa ai danni dello sport più bello del mondo da parte di istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto delle regole.Il campo aveva deciso i playout tra Salernitana e Frosinone e noi eravamo pronti per disputare le due gare.
C’era una posizione irregolare delle rondinelle ed una sentenza di condanna con punti di penalizzazione?
Sarebbe stata ripescata la perdente e chiusa la vicenda.
È apparso evidente a tutti che il risultato dell’ ultima gara di Castellammare di Stabia ha costretto i “signori del calcio” a cambiare la posizione più giusta ed organizzare un papocchio degno di una repubblica delle banane. Meglio se tutte le componenti vicine alla Salernitana avessero assunto una stessa posizione, ferma e decisa, come quella dei ragazzi che espongono striscioni in città e non fanno mai mancare il loro sostegno dentro e fuori le mura amiche al di là del risultato.
Poi la solita richiesta di un campionato a 22 squadre. Ipotesi a più riprese scartata delle istituzioni del calcio:
Nessun altra partita; fine del campionato; riposo per i calciatori; programmazione della nuova stagione di B con un organico rinnovata e competitivo.
Questi gli obiettivi da perseguire senza cedimenti di fronte a decisioni ingiuste ed illegittime.Lega B e Figc costringeranno i club interessati a trascorrere settimane preziose nelle aule di giustizia. Per questo ribadisco la necessità di una posizione di buon senso e dare vita ad un campionato a 22 squadre.
Infine la solita frase: la Sampdoria non può retrocedere. Con un’ulteriore allusione alle condizioni economiche dei blucerchiati, ormai da settimane vittime di attacchi ingiustificati e lesivi per l’immagine della società:
Entrare o meno allo stadio è una decisione dell’ ultimo minuto prima di una eventuale gara, che i tifosi devono assumere in piena autonomia.
Un errore prendere in considerazione un match con una compagine che ha serissimi problemi di bilancio ed in presenza di una sentenza del Tribunale di Genova fondata su un dato certo: la Samp non può retrocedere. Resto perplesso sull’ autorevolezza e sulla rispettabilità del management granata rispetto alle istituzioni sportive