L’agente di Niang fa il punto sul futuro dell’attaccante, per ora alla Sampdoria, responsabile del goal sbagliato nel finale a Castellammare
La prima retrocessione in Serie C della storia della Sampdoria non è arrivata tanto al termine dei 96 minuti, ma circa dieci minuti prima, con la rete sbagliata da pochissimi passi da parte di M’baye Niang. Quello è visto come la pietra tombale sulla stagione fallimentare dei blucerchiati, un goal che sarebbe stato facile segnare. Pesante, ci mancherebbe, ma non complicato tecnicamente, soprattutto per un calciatore come il senegalese, esperto e abituato ad altri palcoscenici.
Nei giorni successivi al verdetto retrocessione, Niang è stato tra i più bersagliati dalla tifoseria, con anche una contestazione breve sotto casa. È l’unico giocatore che ha ricevuto un coro a suo nome dai rappresentanti della tifoseria che si sono recati a Bogliasco venerdì 16 maggio. Ma il suo agente, Crescenzo Cecere, chiarisce che “Di sicuro aveva tutto l’interesse a segnare. Ovviamente è molto giù“.
Sampdoria, l’agente di Niang: “Non sento i dirigenti da tempo. A Castellammare aveva tutto l’interesse a segnare”
Sampdoria, l’agente di M’baye Niang: futuro? Tutto fermo. E sul goal sbagliato a Castellammare…
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Queste le sue parole, riportate dal Secolo XIX. Poi il procuratore di Niang affronta anche il tema del futuro del calciatore, che è ignoto come quello di tanti blucerchiati. Arrivato a gennaio, ha firmato fino al 30 giugno 2025 e chiaramente è difficile capire ora che ne sarà di lui. In primis perché non si sa se la Sampdoria giocherà in Serie B o in C, e quindi non si può programmare con facilità la prossima stagione tra investimenti, possibili tagli dei costi, budget di calciomercato e ingaggi. Cecere, in merito, ha detto “È tutto fermo, non sento i dirigenti da tempo. Ma lui si è trovato molto bene“.
Inevitabile, però, che la situazione sia cambiata per Niang dopo quel goal sbagliato al “Menti” di Castellammare. Così come è chiaro che, in caso di retrocessione definitiva in Serie C, il futuro potrebbe non essere più a Genova, all’interno di una necessaria revisione completa dei costi della società.